Accanto a diversi individui con precedenti penali emerge dall’indagine una lista di celebrità che si erano avvicinate a questi ambienti
Fedez, Emis Killa, Lazza: chi sono rapper e vip legati agli ultras arrestati? L’inchiesta che ha scosso i vertici delle curve di Milan e Inter ha rivelato una rete di attività illecite e legami con figure di spicco della scena pubblica. Emerge un quadro oscuro del mondo ultrà. Per anni le indagini hanno portato alla luce estorsioni, minacce, traffico di biglietti. Un’ossessione per il denaro che ha sopraffatto l’amore per il calcio, trasformando la passione sportiva in un vero e proprio business criminale. Tuttavia, accanto a individui con precedenti penali, emerge una lista di vip e celebrità che si erano avvicinati a questi ambienti. Alcuni senza essere direttamente coinvolti nell’inchiesta, ma legati ai protagonisti attraverso amicizie o frequentazioni.
Il caso ha rivelato la presenza di rapper come Fedez, Emis Killa e Lazza tra le frequentazioni degli ultrà. Fedez, ad esempio, era legato a Islam Hagag e Christian Rosiello, entrambi arrestati nel blitz delle forze dell’ordine. L’immagine di Fedez insieme a Rosiello e Hagag in un hotel a Parigi, poco prima che venissero arrestati, è tornata virale, sollevando domande sulle sue frequentazioni. Emis Killa, autore dell’inno del Milan, è stato coinvolto in un episodio di violenza contro uno steward durante una partita di Europa League. Le perquisizioni a casa sua hanno portato al ritrovamento di ingenti somme di denaro e armi.
Fedez, Emis Killa, Lazza: chi sono rapper e vip legati agli ultras arrestati
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Il legame tra questi personaggi e il mondo degli ultrà si sviluppava nei privè di locali esclusivi. Il The Club, Old Fashion e Tocqueville, ad esempio. Qui i rapporti prosperavano, fino a culminare in vacanze condivise. Oltre a Lazza, ci sono Cancun, Guè Pequeno, Tony Effe. Basta scorrere i social degli ultrà coinvolti nel blitz per trovare foto e video con loro, milanisti o interisti che siano.
L’inchiesta ha decapitato i vertici delle curve e gettato luce su un sottobosco fatto di violenza, criminalità organizzata e sfruttamento economico dei tifosi. Ora, con i protagonisti dietro le sbarre, resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le ripercussioni. Non solo sul mondo del tifo organizzato, ma anche sulle figure pubbliche legate a questi ambienti.