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Amelia uccide il fratello Pasquale nel sonno, rinvenuto il diario segreto

Una volta morto ha continuato a colpirlo con un coltello, prima di recarsi dall'altro fratello per tentare di uccidere anche lui

Amelia uccide il fratello Pasquale nel sonno, rinvenuto il diario segreto: "Era troppo bello. I santi mi parlano"

La donna, Amelia Tufano, che soffre di schizofrenia da tempo, ha ucciso il fratello maggiore Pasquale con coltellate alla giugulare

Lo ha colpito ripetutamente alla giugulare, con delle forbici da sarta: così Amelia Tufano ha ucciso suo fratello maggiore Pasquale mentre dormiva nel letto con l’anziana madre di 92 anni. L’assassinio nella loro abitazione in viale Kennedy a Ciampino. Una volta morto, la donna ha continuato a colpirlo con un coltello, prima di recarsi dall’altro fratello, Diego, per tentare di uccidere anche lui.

Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, l’uomo è riuscito a salvarsi colpendo la sorella con un mattone in testa. Al momento la 66enne è detenuta nel carcere di Rebibbia per omicidio volontario, in attesa di capire se sarà poi confermata la permanenza in carcere o se sarà trasferita in un’altra struttura.

Secondo le indagini dei carabinieri Amelia soffrirebbe di una grave forma di schizofrenia da quando aveva venticinque anni. Inoltre era in cura presso il centro di salute mentale di Ciampino ma da tempo la condizione clinica della donna era peggiorata. Tanto da spingere i suoi familiari a nascondere ogni oggetto affilato in casa.

Non era nemmeno la prima volta che Amelia si scagliava sul fratello. Già nel 2020 l’aveva aggredito con la statua di una Madonna. Senza, fortunatamente, avere gravi conseguenze. Fino almeno ad ora. Fin quando non è entrata in possesso delle forbici da sarta, lavoro che svolgeva molti anni fa, prima di ammalarsi.

Nell’abitazione gli investigatori hanno trovato un diario al cui interno c’erano frasi, preghiere, poesie e deliri religiosi su diavoli e santi che le avrebbero parlato. Sempre secondo il Corriere l’odio nei confronti del fratello era dovuto anche all’aspetto fisico dell’uomo, alto e prestante. Ritenuto dunque dalla donna “troppo bello”.

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