L’uomo è stato bloccato nello Stato di Aragua grazie a un mandato di cattura internazionale

Svolta nell’omicidio di Vincenza Saracino, la donna di 50 anni trovata morta il 3 luglio a Preganziol, provincia di Treviso. La vittima era stata uccisa con diverse coltellate: era stata ritrovata senza vita con evidenti ferite da arma da taglio, in un edificio industriale abbandonato vicino alla sua abitazione.
Il suo presunto assassino, Luigi Nasato Fazio, 32enne italo-venezuelano con origini venete e parente dei vicini di casa di Vincenza, è stato arrestato in Venezuela.

Infatti, la Procura di Treviso ha raccolto prove decisive contro l’indagato. Dopo il crimine, l’uomo avrebbe passato la notte da parenti ignari prima di fuggire verso il Venezuela tramite Madrid.

Arrestato l’assassino di Vincenza Saracino: le indagini

Decisiva svolta nell’indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Treviso, che in questi mesi hanno acquisito rilevanti elementi di colpevolezza nei confronti del cittadino italo-venezuelano nell’omicidio di Vincenza Saracino.
L’uomo è stato bloccato in località Maracay nello Stato di Aragua in Venezuela grazie all’azione coordinata della IIa Divisione Interpol, dell’Unità di Informazione Passeggeri e dell’esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale in Venezuela.

Secondo gli inquirenti, il pomeriggio del 2 luglio, Luigi Nasato Fazio avrebbe invitato Vincenza ad accompagnarlo verso il casolare in bicicletta. Qui, il 32enne l’avrebbe inizialmente colpita in testa con estrema violenza. Successivamente, le avrebbe inferto ben 5 coltellate.
Infine, l’ha abbandonata sul luogo del delitto con borsa e bicicletta.
Una dinamica che ricorda molto il recente omicidio di Sharon Verzeni, uccisa senza pietà (e senza motivo) da Moussà Sangare.

La fuga in Venezuela

Dopo l’efferato crimine, l’uomo aveva trovato rifugio da alcuni parenti, ignari dei fatti, dove ha trascorso la notte. Il mattino successivo, il 32enne si è fatto accompagnare presso l’aeroporto di Venezia per salire a bordo di un volo diretto a Madrid. Così, dalla Spagna l’uomo avrebbe poi raggiunto il proprio paese di origine. Gli elementi acquisiti dai Carabinieri di Treviso hanno permesso al pm di richiedere ed ottenere dal gip presso il Tribunale di Treviso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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Le ultime ore di vita di Vincenza Saracino

Finito il suo turno di lavoro nel sexy shop De Sade, che gestiva insieme al marito Fabio Stefanato, la donna è uscita per andare a un incontro.
I carabinieri hanno ricostruito gli ultimi passi di Vincenza Saracino anche grazie alle chat rimaste nella memoria del telefonino, trovato assieme alla sua borsetta e alle borse della spesa poco distante dal punto esatto dove è stata uccisa.

La vittima aveva fatto una piccola spesa in vista dell’incontro. Una bottiglia di vino e qualche genere alimentare che aveva caricato sulla bici. Poi ha telefonato alla figlia e si è messa d’accordo per l’orario della cena. Verso le 18,15 si è fermata al bar la Perla per comprare delle sigarette.
Poi, l’incontro con il killer, che si è rivelato fatale.

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