L’indagine durava ormai da mesi: tra gli obiettivi delle forze dell’ordine anche Christian Rosiello, guardia del corpo di Fedez

Maxi operazione antimafia, arrestati i capi ultras di Inter, Juve e Milan. Nelle prime ore di domenica 30 settembre, un’importante operazione antimafia è stata avviata a Milano. Coinvolte le principali forze di polizia e di sicurezza del paese. Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, insieme alla Squadra Mobile di Milano e alla S.I.SCO, hanno eseguito decine di misure cautelari e perquisizioni. L’inchiesta è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano. L’operazione ha coinvolto anche il Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (Scico) e il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza.

Le persone indagate, quasi tutte appartenenti alle tifoserie ultras di Inter e Milan, sono accusate di una serie di reati. Si va dall’associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, all’estorsione, lesioni e altri crimini gravi. L’indagine durava ormai da mesi. Si è concentrata su una rete di traffici illegali legati al mondo delle tifoserie calcistiche. In particolare intorno agli affari che orbitano attorno allo stadio San Siro e alle attività criminali gestite dalle frange ultras.

Figure di spicco del mondo ultras milanese tra gli obiettivi del blitz. Marco Ferdico, ad esempio, capo degli ultras interisti, molto vicino a esponenti della criminalità organizzata. Tra questi Alessandro Cambuca, un affiliato della ‘ndrangheta ucciso il 4 settembre da Andrea Beretta. Anche lui figura di vertice della curva nerazzurra, attualmente in carcere per omicidio. Tra gli arrestati c’è anche Luca Lucci, leader degli ultras del Milan. Era già stato condannato in passato per traffico di droga. Era stato immortalato in una foto del 2018 con l’allora vicepremier Matteo Salvini durante la festa per i 50 anni della Curva Sud.

Maxi operazione antimafia, arrestati i capi ultras di Inter e Milan

Anche Christian Rosiello, bodyguard del noto cantante Fedez e vicino agli ambienti delle tifoserie, figura tra i destinatari di perquisizioni. L’operazione ha toccato inoltre Gianfranco Ferdico, padre di Marco Ferdico, Mauro Nepi della curva interista, Islam Hagag della curva milanista e stretto collaboratore di Rosiello, oltre a Francesco Lucci, fratello del leader ultras milanista Luca Lucci. Tra i perquisiti figurano anche nomi noti della malavita organizzata. Rosario Calabria, Antonio Trimboli e Nino Ciccarelli, storico capo ultras interista, tutti collegati agli ambienti della ‘ndrangheta e del traffico di stupefacenti.

Un’altra figura chiave coinvolta nell’indagine è Loris Grancini. Capo ultras della Juventus, con diverse condanne alle spalle e noto per i suoi legami con le curve milanesi. Anche Giancarlo Lombardi, soprannominato “il Barone”, ex capo ultras della Curva Sud rossonera, è stato perquisito. Poi, la casa di Antonio Bellocco a Pioltello, legato all’omonima cosca della ‘ndrangheta e ucciso di recente sempre da Andrea Beretta.

Maxi operazione antimafia, arrestati i capi ultras di Inter e Milan

L’indagine antimafia per cui sono stati arrestati gli ultras di Inter, Juve e Milan ha svelato un vasto giro di affari illeciti. Oltre al traffico di droga, comprende la gestione di attività collaterali allo stadio San Siro. La gestione dei parcheggi, la vendita di gadget e cibo durante le partite. Ma soprattutto il traffico di biglietti per le gare di Inter e Milan, alimentato da canali paralleli controllati dalle frange ultras. Questi affari, secondo gli inquirenti, erano gestiti con modalità mafiose. Si sfruttava la forza intimidatoria degli ultras per estorcere denaro e consolidare il controllo sulle attività economiche connesse agli eventi sportivi.

I dettagli completi dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa fissata per le ore 11:30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano. Le autorità sottolineano la portata dell’operazione e il coinvolgimento di figure di primo piano sia nel mondo delle tifoserie ultras che della criminalità organizzata, dimostrando ancora una volta come i due ambiti siano spesso intrecciati in un sistema criminale più ampio.

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