Le prime parole del sopravvissuto alla strage di Nuoro: il figlio 14enne di Roberto Gleboni, sotto choc, ha cercato di raccontare ai carabinieri gli istanti della tragedia

Emergono nuovi e sconvolgenti particolari sulla strage di Nuoro compiuta da Roberto Gleboni che ha brutalmente assassinato la sua famiglia, tranne uno dei suoi figli, il ragazzino di 14 anni che ha provato a raccontare l’orrore di quegli sconvolgenti minuti. In cui suo padre in preda all’ira omicida ha cancellato il suo mondo, proprio davanti ai suoi occhi.

“Sono tutti morti. Mi sono salvato perché ho finto di esserlo anche io. In casa urlavano tutti.” Le parole del giovane sotto choc ai carabinieri. Questi ultimi hanno cercato di estrapolare per quanto possibile ogni dettaglio che potesse aiutare a comprendere più a fondo le cause di tanta brutalità. Perché la strage di Nuoro resta ancora senza un movente preciso.

E allo stato attuale la testimonianza del giovane, insieme a quella della madre di Roberto Gleboni, anche lei sopravvissuta, saranno fondamentali. Nell’abitazione della tragedia, infatti, non sono stati trovati biglietti o prove che potessero spiegare il folle gesto di un padre di famiglia.

Intanto per la giornata di domani, sabato 28 settembre, è in programma, a Nuoro e in tutta la Barbagia, una fiaccolata “per esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia colpita dal tragico evento”.

A partire da domani inoltre saranno effettuate le autopsie sui corpi delle vittime e in seguito verrà comunicato il giorno esatto dei funerali.

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