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Strage di Nuoro, la figlia gli dedica la tesi: “All’amore della mia vita”, lui la uccide

Roberto Gleboni, la dedica della figlia sulla tesi di laurea

Strage di Nuoro, la figlia gli dedica la tesi: “All’amore più grande della mia vita”, lui la uccide. Perché Gleboni ha sterminato la famiglia

Quello avvenuto nella mattinata di mercoledì a Nuoro è un crimine atroce e con ancora troppi punti interrogativi da svelare. Per ragioni ancora poco chiare, infatti, Roberto Gleboni ha ucciso sua moglie Giuseppina di 43 anni, sua figlia Martina di 25 e il piccolo Francesco di 11. Poi ha ferito l’altro figlio, il vicino di casa e sua madre, che si trovava in un’altra abitazione. Infine, si è tolto la vita. Una vera e propria strage, quella avvenuta a Nuoro, che in queste ore si sta arricchendo di tragici quanto raccapriccianti dettagli.

Roberto Gleboni, la dedica della figlia uccisa

Tra questi, infatti, c’è la dedica che la figlia di Roberto Gleboni aveva fatto al padre. La 25enne, infatti, laureatasi nel 2022 all’Università di Sassari, aveva dedicato la tesi di laurea al padre, oltre che alla madre. La foto di quella prima pagina, inoltre, la giovane l’aveva usata come immagine di copertina di Facebook. Un dettaglio, questo, che rende tutta la tragedia ancora più raccapricciante. “A mio padre, l’amore più grande della mia vita”, aveva scritto Martina all’uomo che due anni dopo la ucciderà a colpi di pistola.

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Chi era l’uomo che ha sterminato la sua famiglia

I motivi che hanno spinto Roberto Gleboni a uccidere moglie figlia e figlio, prima di togliersi la vita, sono ancora al vaglio degli inquirenti. A tal proposito, nei prossimi giorni saranno fondamentali le parole dell’unico figlio superstite, attualmente ricoverato in ospedale. Secondo le prime informazioni al riguardo il 52enne dirigente della Fai Cisl era separato dalla moglie e forse per questo erano nati alcuni dissidi. Sull’uomo, tuttavia, non pende alcuna denuncia e anzi, i colleghi e amici lo descrivono come una persona “leale e sorridente”. “Lo conoscevo da trent’anni, Roberto era una persona leale, sincera, amica e sempre sorridente. Samo vicini ai parenti per quello che è successo”.

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