Tommaso, lo studente di 14 anni di Fano morto a scuola era affetto da una rara malattia diagnosticata nel 2021: da due anni e mezzo era in attesa di un trapianto di cuore
Tommaso Bisciari, lo studente di 14 anni deceduto ieri, martedì 24 settembre, nella sua scuola a Fano, era affetto da una rara e incurabile malattia cardiaca congenita, che gli era stata diagnosticata nel 2021. Per questo motivo il ragazzo era da circa due anni e mezzo in lista di attesa per un trapianto di cuore all’ospedale Sant’Orsa di Bologna. Purtroppo per lui, l’organo non è arrivato in tempo.
Il tragico episodio è accaduto intorno alle 9, in un’aula dell’istituto tecnico Olivetti di Fano, in provincia di Pesaro e Urbino. Tommaso si era alzato per andare al bagno dicendo alla docente di aver avvertito un malore. Dopo alcuni istanti si è accasciato al suolo, privo di sensi. Davanti lo sguardo attonito dei suoi compagni di classe.
Ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano: ci hanno provato prima gli insegnanti, poi i sanitari del 118, con l’ausilio del defibrillatore. Nel frattempo sono accorsi i genitori che hanno visto morire il loro figlio.
A raccontare la straziante storia di “Tommi” è stato suo padre, Luca Bisciari, al Resto del Carlino. “Ci siamo accorti che qualcosa non andava quando abbiamo notato che nostro figlio, quando andava in bici, aveva molto affanno, era molto affaticato.” A seguito del primo controllo la famiglia di Tommaso ha scoperto che il suo cuore era affetto da una condizione che rendeva le cellule più rigide, pregiudicandone la capacità di pompare sangue in maniera corretta. “Le sue condizioni di salute non gli consentivano di fare sforzi particolari”.
Malgrado il serio problema di salute il giovane Tommaso cercava di condurre una vita normale, andando a scuola e coltivando i suoi hobby che consistevano in videogiochi e tecnologia in generale. “Pensava a cosa sarebbe diventato da grande. Certe volte ci diceva che avrebbe voluto fare il farmacista.” Ha raccontato il papà. Poi soffermatosi sulla lunga (e incerta) attesa per un trapianto al Sant’Orsola di Bologna. “Non sapevamo quando ci avrebbero chiamato, il momento arriva in base alla disponibilità e alla compatibilità del donatore.”
Non stata disposta alcuna autopsia sul 14enne, visto che il decesso è sopraggiunto a causa di un malore per cause naturali. Centinaia sono stati i messaggi di cordoglio alla famiglia del giovane, tra cui anche quello del sindaco di Fano, Luca Serfilippi che ha parlato di “giornata di grande dolore per la comunità.”