La Procura di Nola ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo. Indagano i carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna
Si è conclusa nel peggiore dei modi l’operazione di soccorso sui ruderi della palazzina esplosa a Saviano. Le squadre specializzate Usar dei vigili del fuoco hanno ritrovato per ultimo il corpo senza vita della nonna. L’intervento dei vigili del fuoco continua per mettere in sicurezza l’area colpita dal crollo.
La tragica esplosione causata da una fuga di gas ha devastato una famiglia a Saviano, in provincia di Napoli. Nella mattinata di ieri, 22 settembre, intorno alle 7, la palazzina dove vivevano è crollata in seguito all’esplosione di una bombola di gas. Il bilancio è drammatico: quattro persone hanno perso la vita, tra cui una bambina di 4 anni, il fratellino di 6, la madre e la nonna. Sono stati invece estratti vivi dalle macerie un bambino di 2 anni e il padre, che sono rimasti feriti.
Palazzina esplosa a Saviano, estratto l’ultimo corpo senza vita: è la nonna
La comunità di Saviano è stata profondamente colpita dall’accaduto. Il sindaco, Vincenzo Simonelli, ha espresso il suo dolore in un post sui social, sottolineando l’immensa solidarietà e il grande impegno dei soccorritori che hanno lavorato incessantemente per cercare di salvare vite umane. “Non ci sono parole”, ha scritto, descrivendo la disperazione di ogni attimo trascorso sperando di udire un segnale di vita. “Sperare, ad ogni pietra sollevata, di udire un filo di voce, un respiro, è stato devastante. Nell’inferno di Via Tappia Furignano, ci ha consolato solo l’immensa, instancabile catena di solidarietà di chi ha partecipato ai soccorsi. Li ringrazio tutti, dal primo all’ultimo: non si sono mai fermati, non ci siamo mai fermati
Nel frattempo, la Procura di Nola ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo, e le indagini, affidate ai carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna, si concentreranno sulle cause della fuga di gas che ha portato alla devastante esplosione.