Domani, lunedì 23 settembre, avrà luogo il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, la giovane studentessa uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. La famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Nicodemo Gentile, chiede l’ergastolo per l’assassino.
Omicidio Giulia Cecchettin, lo zio della vittima: un delitto che ha sconvolto l’Italia
Il caso di Giulia Cecchettin ha scosso fortemente l’opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sul femminicidio. La giovane donna, che aveva deciso di porre fine alla sua relazione con Filippo Turetta, è stata brutalmente uccisa il 11 novembre 2023. Il suo corpo è stato ritrovato giorni dopo in un canalone vicino al Lago di Barcis.
Tuttavia, il processo si preannuncia lungo e complesso. Saranno sentiti numerosi testimoni, tra cui amici e parenti di Giulia, che potranno raccontare le angoscianti settimane che hanno preceduto il delitto e l’ossessione di Turetta nei confronti della sua ex fidanzata.
La richiesta di giustizia della famiglia
La famiglia Cecchettin chiede giustizia per Giulia e per tutte le vittime di femminicidio. Lo zio di Giulia, Andrea Camerotto, ha dichiarato a Fanpage.it: “Ci aspettiamo che venga fatta giustizia, ma che sia una giustizia reale, non fittizia. Ci deve essere l’ergastolo per questo tipo di crimine”.
Il caso Cecchettin ha aperto, ancora una volta, un dibattito sulla violenza di genere e sulla necessità di una maggiore tutela delle donne. La famiglia della vittima ha deciso di rendere pubblica la loro storia per sensibilizzare l’opinione pubblica e per chiedere un cambiamento culturale.