La procura ha chiesto nuovamente l’arresto della ragazza, dopo che la prima richiesta era stata respinta dal Gip ad agosto
Chiara Petrolini: i viaggi, le foto incinta, i farmaci per indurre il parto. Cosa non torna? Il caso è ancora in fase di indagine e la situazione sta evolvendo. La 22enne è accusata di aver sepolto il neonato, nato il 7 agosto, ancora vivo nel giardino. Siamo nel villino bifamiliare di via Baietta a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. Un elemento confermato dall’autopsia, che ha rivelato la presenza di aria nei polmoni del neonato, suggerendo che fosse vivo al momento della sepoltura. A seguito di questa scoperta, la procura ha chiesto nuovamente l’arresto della ragazza, dopo che la prima richiesta era stata respinta dal giudice delle indagini preliminari lo scorso agosto.
Gli investigatori stanno ora concentrando le loro indagini su chi potrebbe aver aiutato Chiara durante la gestazione e la nascita. Una testimonianza riportata nell’edizione del 19 settembre del Tg1 potrebbe far emergere nuovi dettagli. Una donna del paese, coperta per proteggere la sua identità, ha dichiarato che Sonia Canrossi, la madre del fidanzato di Chiara, fosse a conoscenza della gravidanza.
Chiara Petrolini: i viaggi, le foto incinta, i farmaci per indurre il parto
Tuttavia, ci sono ancora molti punti oscuri da chiarire. Tra questi, la vacanza in Giappone che Chiara ha intrapreso subito dopo il primo parto, e le fotografie recuperate dai carabinieri che mostrano la ragazza con un fisico esile, anche a poche settimane dal secondo parto. Queste immagini sono ora parte di un dossier nelle mani della procura e potrebbero confermare che Chiara non lasciava intendere di essere incinta, come dichiarato da alcuni testimoni.
Un altro aspetto su cui si stanno concentrando le indagini è l’uso dell’ossitocina. I carabinieri stanno verificando se la ragazza possa aver indotto il parto con l’aiuto di questo farmaco, che stimola le contrazioni uterine durante il travaglio. Nel bagno dove ha partorito e nella sua stanza sono state trovate tracce di sangue rilevate con il Luminol, e si sospetta che la scelta di indurre il parto possa essere stata motivata dalla partenza programmata per New York, due giorni dopo la nascita del neonato.
Chiara Petrolini: i viaggi, le foto incinta, i farmaci per indurre il parto
Infine, l’attenzione si è rivolta ai viaggi intrapresi da Chiara subito dopo entrambi i parti. Gli inquirenti stanno cercando di capire se ci sia una correlazione tra i parti e le vacanze, e se vi siano altri dettagli o persone coinvolte che possano far luce su questa tragica vicenda.
L’indagine continua e potrebbe rivelare ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, mentre la procura cerca di chiarire tutti gli aspetti di questa complessa situazione.