Chiara Petrolini, la 22enne che ha partorito, ucciso e sepolto i suoi due figli, è stata arrestata e attualmente si trova agli arresti domiciliari. Di seguito alla misura cautelare il procuratore di Parma ha ricostruito tutta la vicenda, rivelando le drammatiche ricerche online della 22enne, la tragica morte del secondo figlio e il piano della donna.

Chiara Petrolini arrestata: la ricostruzione del procuratore

Ci troviamo di fronte un fatto drammatico e che suscita sgomento, al di là della rilevanza penale. Per due bambini che non hanno potuto vedere la luce, per la famiglia di una ragazza e per un giovane che per due volte ha dovuto rinunciare alla paternità. E sgomento anche per la ragazza, che al di là delle responsabilità penali che saranno accertate, pare difficilmente decifrabile e dovrà prendere coscienza di quel che è successo”. Sono le parole del procuratore durante la conferenza stampa in cui è stato annunciato che Chiara Petrolini è stata arrestata. La 22enne, infatti, è accusata di “omicidio volontario aggravato dal rapporto di ascendenza e premeditazione e soppressione di cadavere”.

Chiara Petrolini, arrestata per infanticidio, “aveva detto che ha nascosto il corpo del neonato nel giardino perché lo voleva vicino a sé”. Tuttavia, “aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto, e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa terribile realtà”. Secondo le analisi condotte sulla salma del primo feto ritrovato, il neonato, nato vivo, sarebbe morto dissanguato a causa del taglio del cordone ombelicale. Il suo corpo, secondo l’esperta forense “è stato trovato dai cani che lo hanno trasportato nel punto in cui è stato trovato”.

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Droga e alcol in gravidanza e le agghiaccianti ricerche web

La 22enne Chiara Petrolini, arrestata venerdì 20 settembre, fin dalla gravidanza aveva previsto che i suoi figli non sarebbero dovuti sopravvivere. Ciò è evidente dalla “condotta incompatibile con lo stato di gravidanza emerso soprattutto dai racconti degli amici. Chiara non ha mai disdegnato l’uso di sigarette elettroniche e con tabacco, anche accompagnato da assunzione di bevande alcoliche. Da ultimo, dopo che travaglio era di fatto già iniziato, e nell’imminenza del parto, Chiara non ha neppure disdegnato l’uso di marijuana”.

Infine, a rendere inequivocabile l’intento della 22enne, le scioccanti ricerche Google, in cui compaiono le seguenti domande. “Quali condotte tenere per cagionare, o favorire, un aborto, ovvero: cosa causa un aborto spontaneo”. “Perdita di peso può causare un aborto?”. “Pillola del giorno dopo in gravidanza”. “Pugno in pancia conseguenze in gravidanza”. “Indurre un aborto”. “Aborto per infezione”. “Aborto in casa”. “Probabilità di aborto settimana per settimana”. “30 settimana di gravidanza aborto”. “Aborto al 6 mese”. “Misoprostolo dove si compra; erbe che fanno abortire”. “Come si decompone un corpo?”. “Dopo quanto tempo puzza un cadavere”.

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