Chiara Petrolini è la mamma di entrambi i neonati rinvenuti sepolti nel giardino di Traversetolo. A rivelarlo è stata lei stessa. La 22enne, secondo l’accusa, si sarebbe indotta il parto, ucciso i figli, infilati in un sacchetto e sepolti nel giardino della sua villetta in provincia di Parma. Secondo le attuali ricostruzioni avrebbe commesso le atroci azioni senza l’auto di nessuno. Tuttavia, una testimone anonima ha voluto rilasciare delle scioccanti dichiarazioni al Tg1 riguardo a Chiara Petrolini. Secondo la donna, infatti, molti sarebbero venuti a conoscenza delle gravidanze della giovane, compreso la mamma del fidanzato.

La testimone anonima su Chiara Petrolini: “Tutti sapevano della gravidanza”

Secondo la testimone anonima, dunque, Chiara Petrolini pur avendo agito, forse, da sola, non era riuscita a tenere nascosta la gravidanza. La donna intervistata al Tg1 con il volto coperto, di spalle e con la voce camuffata, avrebbe rivelato dettagli totalmente contrastanti rispetto alla versione dei diretti interessati. “Ero al bar nel quale lavora la mamma dell’allora fidanzato della ragazza, sento gli avventori del bar che dicono ‘la Sonia è arrabbiata perché il figlio ha ancora la fidanzatina incinta’. Presumo che molte persone abbiano sentito questa frase, non riesco a capire la volontà di voler coprire questo gesto così atroce a cui non so dare una spiegazione”.

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Le parole della mamma dell’ex fidanzato della 22enne accusata di infanticidio

Naturalmente, la versione dei fatti della testimone anonima riguardo a Chiara Petrolini sarà ora al vaglio degli inquirenti. Ciò che è certo, però, è che tali parole vanno in contrasto con quanto dichiarato dalla mamma dell’ex fidanzato della 22enne. Sonia, infatti, alcuni giorni fa aveva rivelato: “Mio figlio non sapeva niente della gravidanza. Se ce ne fossimo anche soltanto accorti, l’avrei cresciuto io questo bambino. Lei poteva andare dove voleva. È sconvolto. Se era surreale il primo, il secondo credo sia qualcosa che va oltre. Io credo che nel vocabolario italiano non siano neanche state inventate le parole per descrivere questa situazione”.

“Si frequentano da tempo. Si conoscono benissimo da quando vanno alle elementari. Lei è una ragazza tranquillissima, una persona che conosciamo da tantissimo. Non la voglio più sentire, io voglio solo che lei spieghi il perché e cosa le sia passato nell’ anticamera del cervello. È una persona che non voglio neanche incontrare. Non ci sarà mai una giustificazione a questa cosa qua, non voglio neanche saperne”.

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