Il sangue, l’ipotesi che ci siano complici, i dettagli che non tornano: come procedono le indagini sulla terribile tragedia

Chiara Petrolini, il neonato morto aveva “un colpo alla testa”. Il caso della giovane 22enne di Vignale di Traversetolo (Parma) si arricchisce di nuovi e inquietanti sviluppi. Le indagini si sono concentrate sui due neonati trovati morti e seppelliti nel giardino della famiglia. Hanno rivelato che il secondo bambino, partorito il 7 agosto 2023 e ritrovato due giorni dopo, presentava un colpo alla testa. Non è ancora chiaro se il trauma sia stato inflitto intenzionalmente o se il neonato abbia urtato contro qualcosa durante la sepoltura.

Nel bagno di casa sarebbero state trovate anche macchie di sangue, e questo ha portato i carabinieri a indagare ulteriormente. Per ora, Chiara Petrolini rimane l’unica indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La giovane, al momento del ritrovamento del corpo, si trovava in viaggio con la sua famiglia negli Stati Uniti. Erano partiti subito dopo il parto e la presunta morte del bambino.

Chiara Petrolini, il neonato morto aveva “un colpo alla testa”

La gravidanza era stata tenuta nascosta, e nessun medico o ginecologo aveva seguito il caso. Le indagini ora si estendono a capire se davvero Chiara abbia agito completamente da sola, come afferma la Procura di Parma. Il ruolo di due amiche della ragazza, una delle quali studente di ostetricia, è al vaglio degli inquirenti, ma per ora non ci sono prove di un loro coinvolgimento.

Il paese è in fermento, e tra i compaesani ci sono pareri discordanti: alcuni sostengono che le gravidanze fossero note, altri invece affermano che Chiara le abbia nascoste a tutti. Anche le famiglie per le quali lavorava come babysitter non avevano notato nulla di insolito. Il profilo social della ragazza è stato chiuso, e lei ha lasciato la casa di famiglia, che è sotto sequestro.

I risultati delle analisi medico-legali e del DNA sui due neonati, affidati agli specialisti del RIS di Parma e all’Università di Milano, saranno cruciali per fare luce sul caso e per stabilire la responsabilità di Chiara, o di altre persone, in questi tragici eventi. La comunità attende risposte, mentre le indagini proseguono con l’obiettivo di ricostruire cosa sia davvero successo.

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