Nella mattinata di venerdì 13 settembre una terribile tragedia è avvenuta nei campi di Vobarno, in provincia di Brescia. Il corpo senza vita di un cacciatore 37enne, infatti, è stato ritrovato nei pressi di un cespuglio, con una vistosa ferita d’arma da fuoco alla testa. L’uomo, Gabriele Mainetti, 37enne del luogo, sarebbe morto a causa di un colpo partito inavvertitamente dal suo fucile, durante una battuta di caccia. Sarebbe questa, secondo gli inquirenti, la ricostruzione della tragedia.
Gabriele Mainetti muore durante una battuta di caccia al cinghiale
Gabriele Mainetti, 37enne di Vobarno, morto a 37 anni, era un appassionato di caccia. Proprio nella mattinata di giovedì scorso, infatti, l’uomo, all’apertura della caccia al cinghiale, si sarebbe recato nel bosco. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vittima, appostatasi dietro ad un cespuglio in attesa dell’animale, sarebbe inciampata, finendo per far partire inavvertitamente un colpo di fucile. Il proiettile però lo avrebbe colpito alla nuca, uccidendolo.
Potrebbe interessarti anche: Bimba in ospedale con dolori al ventre: “È stata infibulata a soli 8 anni”
Indagini in corso
Classe ’87 e papà di due figli, Gabriele Mainetti è stato trovato morto nella mattinata di venerdì scorso. Nonostante i sanitari siano giunti sul posto del ritrovamento in men che non si dica, per il 37enne non c’era già più nulla da fare. I carabinieri, intanto, nonostante la dinamica dell’incidente sia piuttosto chiara, stanno ugualmente indagando per escludere ogni altra pista. Terminati gli accertamenti, la salma dell’uomo verrà, infine, riconsegnata alla famiglia che potrà celebrare il funerale.