La donna, una mamma di 42 anni, si è addormentata dopo essersi ubriacata: sul sedile posteriore però c’era sua figlia di 3 anni
Una mamma di 42 anni, completamente ubriaca, si era addormentata in auto in pieno giorno, sotto al sole (a oltre 40 gradi), e al suo risveglio ha trovato sua figlia di 3 anni morta nel seggiolino sul sedile posteriore. La tragedia è accaduta in California durante un’ondata di calore da record nella California meridionale.
Sandra Hernandez-Cazares, 42 anni, di Anaheim, è stata accusata di omicidio colposo e di abuso su minore con gravi lesioni personali. Così ha annunciato martedì l’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Orange.
Secondo la ricostruzione del dramma, il 6 settembre scorso i familiari avevano iniziato a cercare Hernandez-Cazares dopo che la scuola elementare di suo figlio aveva chiamato per segnalare che nessuno era andato a prendere il bambino di 5 anni.
I familiari si sono recati presso l’appartamento della donna ad Anaheim, nell’isolato 1300 di Fashion Lane. Notando che il suo SUV Ford Expedition era parcheggiato nel vialetto. La donna e sua figlia, Ily Ruiz, 3 anni, sono state entrambe trovate prive di sensi all’interno.
Così i presenti hanno sfondato i finestrini del SUV e ha tentato di rianimare la bambina, ma invano. Purtroppo per lei non c’è stato niente da fare. I dottori ritengono che la bambina fosse morta da diverse ore. Prima di essere trovata all’interno dell’auto chiusa a chiave, nelle ore più calde della giornata.
La polizia di Anaheim ha dichiarato che Hernandez-Cazares era ubriaca e svenuta con un tasso alcolico nel sangue di quasi quattro volte il limite legale. Bottiglie di alcol vuote sarebbero state trovate sparse per l’auto.
Un tragico passato
Da ciò che si apprende, il passato di Hernandez-Cazares è segnato da un’altra tragedia. La donna infatti era anche madre di due bambini, di 5 e 9 anni, uccisi da un guidatore ubriaco che li ha investiti mentre dormivano in una tenda in un campeggio del Dakota del Sud nel 2012.
Dopo la morte dei ragazzi, la donna e il marito, Juan Ruiz, avevano fatto pressioni presso l’assemblea legislativa locale affinché fossero inasprite le pene per la guida in stato di ebbrezza.
