L’imprenditrice 65enne Cinzia Dal Pino è stata posta ai domiciliari: è accusata di omicidio volontario

Cinzia Dal Pino, l’imprenditrice di Viareggio che ha investito e ucciso il 47enne Said Malkoun che le aveva rubato la borsa, è stata scarcerata dal Gip. La donna è stata posta agli arresti domiciliari.
Nel corso dell’udienza di convalida del fermo, infatti, il giudice per le indagini preliminari non ha convalidato il precedente provvedimento di arresto con l’accusa di omicidio volontario e ha disposto una nuova misura di custodia cautelare ai domiciliari per la 65enne.
Dunque, l’istanza del legale della donna che aveva chiesto che non venissero applicati provvedimenti o al massimo misure alternative al carcere, è stata accolta in parte.

“Volevo colpire il ladro alle gambe, non ucciderlo”

Il pubblico ministero Sara Polino invece aveva chiesto di confermare la misura cautelare in carcere, ritenendo sussistenti gravi esigenze cautelari.
Da quanto emerge finora, nel corso dell’udienza di oggi, l’imprenditrice di Viareggio avrebbe ammesso di aver investito il ladro, come si vede anche dai filmati della videosorveglianza, ma solo per fermarlo e recuperare la borsa e senza nessuna volontà di ucciderlo.
La donna, che dopo l’arresto si trovava nel penitenziario di Pisa, questa mattina ha reso dichiarazioni spontanee al giudice del Tribunale di Lucca chiamato a decidere. Cinzia Dal Pino ha sostenuto che non voleva uccidere Malkoun, ma solo di volerlo fermare perché il 47enne le aveva scippato la borsa poco prima.

Viareggio, investe e uccide l’uomo che le aveva rubato la borsa: le indagini

Dopo essere stata privata della borsa, Cinzia sarebbe salita in macchina per poi seguire il 47enne e travolgerlo più volte a bordo del suo Suv. Infine, un inquirente le ha fatto notare di non aver rinvenuto alcun coltello nell’area in cui si è verificata la rapina. Inoltre, gli inquirenti stanno cercando di capire se a bordo del Suv vi fosse anche qualcun altro oltre alla 65enne.
La rapina si sarebbe verificata intorno alle 23.45, quando Said Malkoun avrebbe spalancato la portiera del Suv della donna portando via la borsetta della 65enne.
A quel punto, lei ha acceso il motore della vettura e lo ha inseguito per 220 metri. Quando se lo è trovato davanti, inquadrata dalle telecamere di sorveglianza di un negozio della zona, lo ha travolto 4 volte con la vettura.

L’avvocato di Dal Pino: “L’uomo era vivo quando è andata via”

La signora voleva fermarlo, colpendolo alle gambe. Non voleva ucciderlo” – ha ribadito anche l’avvocato difensore Enrico Marzaduri dopo l’interrogatorio di garanzia.
“Stiamo parlando di una signora normalissima, con una vita illibata dal punto di vista penale e che sta soffrendo moltissimo per quanto accaduto. Ma è chiaro che chi ha sofferto di più per la persona che non c’è più. Ma lei ha grande sofferenza e grande rimorso per ciò che è avvenuto” – ha aggiunto il legale.

“La rapina è avvenuta a distanza limitata da dove c’è stato l’investimento, circa 150 metri prima e che nella borsa si trovavano i documenti e le chiavi di casa della donna che per questo ha avuto anche la preoccupazione che il rapinatore potesse utilizzare quegli elementi per commettere altri reati” ha ricostruito il difensore, rivelando inoltre che “Cinzia Dal Pino non ha chiamato la polizia dopo essere stata derubata perché il suo telefono cellulare era nella borsa che le era stata scippata e che un secondo video con la sequenza dei fatti dimostra che quando lei se ne è reimpossessata l’uomo si era rialzato e sembrava volersi allontanare da solo sulle sue gambe”.

Il giallo del coltello

Durante l’udienza di oggi, la 65enne avrebbe spiegato di non aver chiamato la polizia dopo il furto perché il suo cellulare era nella borsa che le era stata rubata poco prima e nella quale a suo dire c’erano “documenti molto importanti”.
Quell’uomo mi ha minacciata con un coltello” – ha ribadito Cinzia agli investigatori del commissariato di Viareggio che l’avevano rintracciata dopo la morte del 47enne. Una versione però tutta da verificare perché sul corpo dell’uomo ucciso e in zona gli inquirenti non hanno trovato alcun coltello.

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