Il femminicidio, ai danni di Ana Cristina Correia, è avvenuto la notte del 7 settembre nel Pesarese: il marito Ezio l’ha uccisa davanti ai figli
Un’aggressione brutale, inaspettata, quella rivolta ad Ana Cristina Correia, di 38 anni, da parte del marito Ezio Di Levrano, che l’ha uccisa a coltellate, davanti ai figli, alle 2 della notte tra il 6 e il 7 settembre nel centro di Monte Maggiore al Metauro, nel Pesarese. La vittima era stata lunedì scorso dai carabinieri per raccontare ciò che accadeva normalmente sotto quel tetto. Ma alla fine non aveva avuto il coraggio di denunciare suo marito.
Tutto ciò dopo che la donna se n’era andata da casa per qualche giorno. Il tempo necessario per allontanarsi da un ambiente fatto di violenza e vessazioni. Poi Di Levrano aveva allertato proprio i militari che avevano rintracciato Ana e il 2 settembre scorso l’avevano fatta andare in caserma per capire il motivo della fuga. Così il racconto della donna sugli orribili atteggiamenti del marito e il consiglio da parte dei carabinieri di denunciarlo. Consiglio che alla fine Ana non ha raccolto. Forse per proteggere i figli o per dare un’ultima possibilità al mostro.
Ana Cristina è tornata perciò a casa nella notte tra tra il 6 e 7 settembre. Senza avvisare nessuno. Probabilmente per rivedere i suoi tre figli di 6, 12 e 14 anni che ha rivisto per poco perché al culmine dell’ennesimo scatto d’ira del marito, la donna è stata accoltellata più volte all’addome davanti agli occhi dei figlioletti. Una manciata di secondi che loro non scorderanno mai. La figlia più piccola di 6 anni ha persino tentato di aiutare la madre tamponandole le ferite. Mentre il più grande dei tre, per timore che l’uomo potesse nuocere anche a loro, è corso a prendere i fratelli. “Presto, uscite. Scappate.” Ha detto, mettendoli in salvo.
La fuga dell’assassino
Qualche secondo dopo il brutale assassinio, Ezio Di Levrano ha tentato la fuga lasciando i figli soli con il corpo della madre. La caccia all’uomo da parte dei carabinieri della compagnia di Fano è durata tutta la notte. E il fuggitivo è stato individuato e fermato, nel buio, rannicchiato in un terreno vicino.
L’allarme era stato lanciato dai vicini di casa che si sono allarmati per il trambusto che proveniva dalla casa della coppia. Oltre che per le urla della donna che è stata poi soccorsa dai sanitari del 118, i quali hanno fatto intervenire anche l’elisoccorso a causa della gravità delle ferite inferte. Tuttavia per lei non c’è stato niente da fare perché è morta durante il trasporto all’ospedale di Torrette ad Ancona.
Il marito 53enne è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Fano ed è stato rinchiuso nella Casa Circondariale «Villa Fastiggi» di Pesaro. È in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto che sarà fissata a breve dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pesaro.