Per 10 anni il marito l’ha drogata fino a farle perdere i sensi e fatta stuprare da almeno 50 uomini. A 4 anni dallo svelamento della verità, 3 giorni fa, in Francia, è iniziato il processo e in queste ore la vittima, Gisele Pelecot, ha parlato, per la prima volta. La donna, con coraggio, ha chiesto che il processo venga svolto a porte aperte, “affinché la vergogna non cambi lato”

Parla Giselle, la 72enne che per 10 anni è stata drogata dal marito e fatta stuprare da sconosciuti

Giselle, 72 anni, 50 dei quali passati con un compagno che pensava amorevole, ha voluto ripercorrere tutta la vicenda, a partire dal 19 settembre 2020. Quel giorno, infatti, quel marito che la drogava e faceva stuprare, le ha rivelato che era stato sorpreso a filmare sotto la gonna di 3 donne in un supermercato. “Ero stupita – racconta la 72enne -. In cinquant’anni di vita insieme, non ha mai avuto gesti osceni. Gli dico che per questa volta lo perdono, ma che non ci dovranno essere altri fatti simili e che dovrà scusarsi con queste donne. Non immagino l’ampiezza di quel che scoprirò poco dopo…”.

Poco più di un mese dopo, infatti, Giselle e il marito vengono convocati in caserma. “Quando ci hanno chiamati pensavo di dovere risolvere una formalità. Ma il poliziotto mi pone una serie di domande, non capisco”. “Come giudica suo marito?”, chiedono gli inquirenti alla donna. E lei: “Una persona per bene. Ma il poliziotto mi avverte, le mostrerò cose che non le faranno piacere, e io non immagino cosa possa essere. Mi porge una fotografia, ma non ho gli occhiali, non riconosco la donna sul letto. Il poliziotto mi dice di guardare bene. Faccio fatica a riconoscermi, ho strani indumenti addosso. Alla terza foto gli dico di fermarsi. Sono scene di violenza, sono inerte, addormentata, e mi stanno violentando. Anzi, violenza non è la parola giusta, è una barbarie. Ho solo un desiderio, rifugiarmi a casa mia”.

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“Ho voluto queste udienze a porte aperte per aiutare tutte le donne”

La 72enne, dunque, scopre così che suo marito, padre delle sue 3 figlie, per 10 anni l’ha drogata e fatta stuprare da sconosciuti. “Tutto quello che ho costruito con il signor Pélicot cade in pezzi. Tre figli, sette nipoti, una coppia unita. I nostri amici ci dicevano che eravamo la coppia ideale. Voglio sparire, penso a prendere l’auto con il mio cane e a farla finita. Quelle che ho visto non sono scene di sesso, sono scene di violenza. Sono due o tre sopra di me, io sono inerte. Voglio che la mia testimonianza sia pubblica perché nessuna donna debba subire una sottomissione chimica come quella che ho patito io. Per quanto riguarda me, il male è fatto. Ma ho voluto queste udienze a porte aperte per aiutare tutte le donne, che forse non saranno mai riconosciute come vittime”.

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