In seguito all’interrogatorio avvenuto nella mattinata di giovedì 5 settembre, sono state rese note le scioccanti confessioni del 17enne che ha ucciso i genitori e il fratellino di 12 anni. Dopo aver ascoltato la cruda e violenta ricostruzione del delitto, il gip ha disposto che il 17enne venga recluso in carcere. Secondo gli inquirenti, infatti, c’è “concreto rischio di recidiva”.
Le confessioni del 17enne che ha ucciso tutta la famiglia
“Loro sicuramente mi hanno parlato chiedendomi cosa fosse successo e perché avessi l’arma in mano. Io però non ricordo se li ho colpiti anche in camera loro”, inizia così la lunga confessione del 17enne che ha ucciso tutta la sua famiglia a Paderno Dugnano. “I miei genitori – prosegue – sono stati svegliati dalle urla di mio fratello. Dopo averli uccisi gli ho chiuso gli occhi, forse per pietà”. Il reo confesso, poi, continua la sua ricostruzione, tornando all’origine del suo malessere. “È da quest’estate che sto male, ma già negli anni scorsi mi sentivo distaccato dagli altri. Forse il debito in matematica può avere influito. Ogni tanto i miei genitori mi chiedevano se c’era qualcosa che non andava perché mi vedevano silenzioso, ma io dicevo che andava tutto bene. In realtà percepivo gli altri come meno intelligenti, non mi ritrovavo in certi ragionamenti”.
Negli atti, oltre alla confessione del 17enne che ha ucciso la famiglia, ci sono anche le domande del nonno al nipote reo confesso. In particolare, l’uomo ha chiesto a Riccardo il perché abbia ucciso anche il suo fratellino. “Non sarei riuscito ad abbandonarlo”, dice. Nelle pagine di interrogatorio rese note dagli inquirenti, inoltre, è evidente anche la voglia del 17enne di fuggire, per raggiungere l’Ucraina. “Pensavo spesso alle guerre e mi commuovevo. Da qualche anno avevo l’idea di vivere più a lungo delle persone normali, anche per conoscere il futuro dell’umanità. Ciò mi faceva sentire un estraneo”.
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L’idea di sterminare la famiglia presa durante la festa di compleanno del papà
Il 17enne infine, confessa di aver preso la decisione di uccidere i genitori e il fratello durante la festa di compleanno del papà. “È stata la sera della festa che ho pensato di farlo, non avevo ancora ideato questo piano però, avevo pensato di usare comunque il coltello perché era l’unica arma che avevo a disposizione in casa. Se ci avessi pensato di più non l’avrei mai fatto, perché è una cosa assurda”.
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Le parole della gip
Alla luce di tali, drammatiche confessioni, la gip ha disposto la custodia in carcere del 17enne che ha ucciso i familiari. “Dopo aver elaborato il proposito criminoso e averlo mantenuto fermo nel tempo, ha posto in essere, con singolare ferocia e accanimento nei confronti delle vittime un triplice omicidio con 68 fendenti. La preordinazione dei mezzi, la ripetizione dei colpi unitamente alla particolare condizione emotiva del giovane e alla sua propensione a cambiare e ‘aggiustare’ la versione dei fatti inducono poi a ritenere concreto e attuale il pericolo di recidiva. Per questo si ritiene misura idonea la custodia cautelare in carcere”.