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Bimba morta sull’altalena, “non vedeva l’ora di tornare a scuola”: il dolore della famiglia

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Amici e testimoni raccontano di lei come una piccola “solare, gioiosa, piena di vita”. La straziante lettera del sindaco di Villongo

Bimba morta sull’altalena, “non vedeva l’ora di tornare a scuola”: il dolore della famiglia. La comunità di Villongo, nella Bergamasca, è ancora sotto choc. Lunedì sera una bambina di soli 6 anni, Ritaj Lahmar, ha perso la vita in un incidente al parco pubblico. Mentre si trovava su un’altalena, alcuni bambini hanno iniziato a spingerla, e in un singolo terribile momento, Ritaj è caduta a terra. L’altalena, tornando indietro, l’ha colpita violentemente alla testa, causando un’emorragia cerebrale che si è rivelata fatale nonostante i tentativi disperati di salvarla da parte dei medici.

Ritaj è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è deceduta poco dopo le 23. La mamma, presente nel parco, è stata subito accorsa sul posto, ma non ha potuto fare altro che assistere impotente all’incidente che ha strappato via la vita della sua piccola. I familiari, così come l’intera comunità, sono devastati dal dolore. “Le piaceva truccarsi, aveva una gran voglia di fare cose belle. Era solare, gioiosa, piena di vita”, spiega la zia Mina, sorella del papà. “Eravamo andati al mare, le piaceva nuotare”. Nel momento della tragedia, mamma Fatima era lì, a qualche metro. La titolare di un bar vicino racconta: “I bambini erano in quattro o cinque, erano tutti spaventati, in lacrime, lei era già a terra”.

Bimba morta sull’altalena, “non vedeva l’ora di tornare a scuola”: il dolore della famiglia

La piccola Ritaj era la terza di quattro figli, una bambina solare e piena di vita che amava truccarsi, nuotare, e non vedeva l’ora di tornare a scuola. Il suo papà, magazziniere di professione, ha espresso il desiderio di portare lo zainetto di Ritaj a scuola, un piccolo gesto per ricordarla. “Non vedeva l’ora di tornarci, i suoi genitori le avevano comprato tutto il materiale. Era molto coraggiosa, non aveva paura di nulla”, racconta un cugino.

L’altalena, progettata per essere accessibile anche ai disabili, è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Bergamo, che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento senza indagati. Le telecamere del parco hanno ripreso la scena, e le immagini saranno analizzate per chiarire ogni dettaglio dell’accaduto.

Bimba morta sull’altalena, “non vedeva l’ora di tornare a scuola”: il dolore della famiglia

Il sindaco di Credaro, Adriana Bellini, ha espresso il dolore di tutta la comunità in una commovente lettera dedicata a Ritaj. «Cara Ritaj, io sono convinta che i bambini non dovrebbero mai soffrire e non dovrebbero mai morire, ma la realtà non è questa ed ecco che in una sera di fine estate sei improvvisamente passata dalla gioia del gioco a una nuova dimensione di vita che ti ha portata lontano dagli occhi e dagli abbracci dei tuoi amati genitori, dei tuoi fratelli e di tutti noi. Mi sono trovata, nel cuore della notte, a parlare con l’oscurità del cielo per cercare una risposta a quanto era successo, ma la risposta non l’ho trovata – aggiunge Bellini – e ho salutato l’arrivo dell’alba pensandoti come angelo sopra noi a darci, con la tua vitalità e il tuo sorriso, la forza per continuare il cammino della vita nel tuo ricordo».

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