Simone Roganti aveva appena 21 anni quando nella serata di venerdì 20 agosto è morto in casa, a Spoltore, in provincia di Pescara. Il decesso del giovane ha ancora troppi punti interrogativi che solo eventuali esami post mortem potranno risolvere. Roganti, infatti, era un giovane in perfetta forma ed essendo un ciclista, più volte aveva affrontato visite mediche per ottenere l’idoneità alle corse.
Simone Roganti muore in casa a 21 anni, colpito da un malore fatale: la ricostruzione
Secondo le prime informazioni al riguardo, i fatti sarebbero avvenuti nella serata di venerdì scorso nella sua casa di Spoltore. Il giovane, infatti, era con i genitori quando a causa di un malore non ben precisato, si è accasciato a terra. Immediatamente, dunque, la mamma e il papà del 21enne hanno allertato i soccorsi che in men che non si dica sono giunti sul posto. Per Simone Roganti, tuttavia, non c’era già più nulla da fare e i medici non hanno potuto far altro che accertarne la morte.
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Il cordoglio della Federciclismo e la carriera della giovane vittima
La notizia della morte del 21enne Simone Roganti, diffusasi immediatamente, ha gettato nel lutto tutto il mondo del ciclismo italiano. La Federciclismo in queste ore ha diffuso un messaggio di cordoglio. “Il presidente della Federazione Ciclistica Cordiano Dagnoni, anche a nome del Consiglio Federale, dello staff della Nazionale e di tutto il mondo del ciclismo, esprime i sensi del più profondo cordoglio e si stringe commosso ai genitori e familiari tutti per la prematura scomparsa di Simone”. Roganti, nonostante fosse giovanissimo, si era già fatto notare per degli ottimi piazzamenti. Recentemente, infatti, aveva centrato il secondo posto nel Giro del Veneto e il settimo nel campionato italiano Under 23.