Il professionista aveva scritto una lettera a Mattarella dopo la sanzione per gli straordinari durante il Covid
Malore mentre fa il bagno al mare: morto il primario Vito Procacci. Il direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari è tragicamente deceduto la sera di mercoledì 21 agosto a causa di un malore improvviso mentre faceva un bagno notturno alla spiaggia della Purità, a Gallipoli, in provincia di Lecce. Nonostante il pronto intervento dei medici e del personale del 118, per lui non c’è stato nulla da fare.
Procacci, originario di Bitonto e fratello dell’ex parlamentare Giovanni Procacci, era una figura rispettata e apprezzata nel campo medico, noto per la sua dedizione e professionalità. In passato aveva diretto il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia prima di trasferirsi al Policlinico di Bari, dove ha continuato a servire con passione e impegno, specialmente durante l’emergenza Covid-19.
Malore mentre fa il bagno al mare: morto il primario Vito Procacci
Recentemente era salito alla ribalta per una controversa sanzione amministrativa ricevuta per gli straordinari effettuati durante la pandemia. La vicenda aveva attirato l’attenzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della ministra del Lavoro Marina Calderone, che intervennero per far sospendere il provvedimento e porgere pubbliche scuse al medico.
La sua morte ha suscitato profonda commozione. La famiglia ha annunciato il triste evento attraverso i social, descrivendolo come un uomo pieno di gioia e amore per la vita. Le esequie si terranno venerdì 23 agosto nella Cattedrale di Bitonto.
Malore mentre fa il bagno al mare: morto il primario Vito Procacci
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha espresso il cordoglio della città, ricordando Procacci per la sua generosità, competenza e spirito di servizio, esemplificati durante la pandemia. “Con profonda tristezza abbiamo appreso della scomparsa di Vito Procacci. La sua generosità, competenza e dedizione, dimostrate ogni giorno e in modo straordinario durante l’emergenza Covid-19, sono state espressioni autentiche dei più nobili valori che ispirano il giuramento di Ippocrate. Il suo altruismo e lo spirito di servizio che lo hanno sempre guidato rimarranno un esempio per tutti noi. Il mio pensiero va alla sua famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarne le doti umane e professionali”, ha concluso Leccese.