Attualmente è seguita da un centro medico specializzato a Marghera e, se necessario, è pronta a consultare il centro antiveleni di Bologna

Morso del ragno violino, 25enne finisce in ospedale con la gamba in necrosi. Il morso di un ragno violino ha colpito una giovane parrucchiera veneziana, 25 anni, lo scorso 11 agosto. Dopo aver avvertito un lieve dolore alla gamba, inizialmente scambiato per una puntura di zanzara, la ragazza ha notato un rigonfiamento insolito. Inizialmente non preoccupata, si è poi allarmata quando il gonfiore è diventato nero e ha deciso di recarsi in ospedale. I medici le hanno somministrato una terapia antibiotica per prevenire ulteriori complicazioni. Attualmente è seguita da un centro medico specializzato a Marghera e, se necessario, è pronta a consultare il centro antiveleni di Bologna.

Il ragno violino è noto per il suo veleno, che può causare necrosi locale e tossicità, e le infezioni batteriche successive possono peggiorare la situazione. Sebbene non ci sia un aumento registrato nei casi, la recente morte di Giuseppe Russo, 23 anni, avvenuta a Bari dopo un morso, ha suscitato preoccupazione. Gli esperti sottolineano l’importanza di prestare attenzione ai sintomi post-morso e di rivolgersi immediatamente a un medico se la situazione peggiora.

Morso del ragno violino, 25enne finisce in ospedale con la gamba in necrosi

La prima vittima di ragno violino risale al 2015: una donna calabrese, morsa a un dito, morì per una coagulazione intravascolare disseminata. A luglio la morte in ospedale di un carabiniere del servizio scorte del tribunale di Palermo, Franco Aiello, 52 anni. Cristina Calzoni, 45 anni, di Gabicce (Pesaro), morì all’inizio del 2022, per un morso (presunto) dell’estate precedente.

«Il ragno violino è un animale notturno che morde solo per difendersi. Spiace per il giovane morto dopo un mese di agonia, il decesso è un fatto straordinario. Ma da quanto ho capito aveva una infezione multi-organo, molto probabilmente causata dalla setticemia. Quel giovane è stato molto sfortunato», il commento di Eleonora Nucera, docente di Allergologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sul’ultimo caso letale. «Se si è morsi – tiene a precisare Nucera – è necessario lavare bene il punto in cui si è stati morsi, fare attenzione a gonfiori, arrossamenti e dolori. Se la situazione peggiora rivolgersi al medico curante o al pronto soccorso». E non c’è oggi solo il ragno violino a preoccupare, come aggiunge Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana malattie infettive e tropicali e professore ordinario all’università Tor Vergata di Roma. «Le insidie – spiega – arrivano anche da vespe, api, cimici, zecche, zanzare, pappataci e mosca tse tse».

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