All’alba di lunedì 19 agosto una mega barca a vela da 50 metri è affondata nelle acque di Palermo, a causa del forte maltempo. A bordo dell’imbarcazione erano presenti, al momento del naufragio, 22 persone, tra ospiti di una festa esclusiva ed equipaggio. Di questi, 15 sono stati tratti in salvo, in 6 sono dispersi e un uomo è stato ritrovato senza vita. Tra i dispersi della “Bayesian”, ci sarebbe anche Mike Lynch, milionario fondatore della multinazionale “Autonomy”, oltre che proprietario della barca.
Mike Lynch tra i dispersi del naufragio: chi è il milionario britannico
Considerato il “Bill Gates britannico”, con Mike Lynch, disperso in mare, c’era anche la moglie Angela Bacares. Lynch, tra l’altro, nei mesi scorsi era finito anche al centro di un caso di frode per la vendita della sua società di software “Hewlett-Packard”, per 11 miliardi di dollari. A giugno scorso, dopo 13 mesi di arresti domiciliari, la giuria statunitense lo ha prosciolto da tutte le accuse. In queste ore, tuttavia, il milionario sarebbe disperso in mare insieme ad altre 5 persone. “Ero a casa quando c’è stata la tromba d’aria. Ho chiuso subito tutte le finestre. Poi ho visto l’imbarcazione, aveva un solo albero, era molto grande. L’ho vista affondare all’improvviso”, ha raccontato il pescatore che per primo ha lanciato l’allarme.
Potrebbe interessarti anche: Neonata di 7 giorni ustionata: colpita da getti d’acqua bollente schizzati dal robot da cucina
Il racconto di una superstite: “Ho perso mia figlia in mare”
Con Mike Lynch, disperso in mare dopo il naufragio della “Bayesian”, c’erano altre 21 persone, tra cui una mamma con la figlia di appena 1 anno. “Eravamo partiti da Londra in 10, compresa nostra figlia – racconta sottoshock la 36enne -. Con noi c’erano colleghi e collaboratori della nostra azienda che si occupa di programmazione, alta tecnologia e software. Eravamo tutti ospiti del nostro capo, una brava persona. Ero terrorizzata dai tuoni, dai lampi, e dalle onde che stavano agitando lo yacht”. Infine, il tragico naufragio. “Per due secondi ho perso la mia bambina in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra le onde. L’ho tenuta forte, ma il mare era in tempesta. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”.