Le speranze dei familiari di riabbracciare Irene Agostinacchio si sono infrante lunedì 19 agosto, quando la 23enne è morta all’ospedale Perrino di Brindisi. La giovane raggiunge l’amato papà, deceduto il 16 agosto scorso, dopo poche ore d’agonia. Irene, il papà e il fidanzato della giovane, nella notte tra il 14 e il 15 agosto scorso, rimasero gravemente feriti dallo scoppio di una bombola del gas della casa vacanze di Porto Cesareo. Dei 3, l’unico rimasto a lottare tra la vita e la morte è il giovane che era insieme ad Irene.
Irene Agostinacchio muore a 23 anni, 3 giorni dopo papà “Pippo”
Irene, il papà e il fidanzato, il 14 agosto scorso, avevano raggiunto Porto Cesareo per festeggiare, l’indomani, il Ferragosto insieme. Durante la notte, però, la bombola del gas dell’appartamento, per ragioni ancora al vaglio degli inquirenti, è esplosa, devastando lo stabile. Recuperata tra le macerie, le condizioni della 23enne erano subito sembrate disperate. Per 5 giorni, infatti, Irene Agostinacchio ha lottato tra la vita e la morte, senza mai riuscire a riprendere conoscenza. Nei giorni scorsi, tra l’altro, la vittima era stata anche sottoposta a un delicato intervento chirurgico, che, tuttavia, non è stato risolutivo. Alla fine, infatti, in queste ore, la giovane che aveva riportato l’80% di ustioni sul corpo, è deceduta.
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La morte del papà e le condizioni del fidanzato della 23enne
Irene Agostinacchio, morta a soli 23 anni, raggiunge papà “Pippo”, morto anche lui nell’esplosione della casa vacanze. Giuseppe Agostinacchio, noto dentista di Gravina, infatti, era deceduto nella mattinata del 16 agosto scorso. Gravi ma stazionarie, infine, le condizioni del 24enne fidanzato di Irene, ricoverato all’ospedale di Bari.