Era un ragazzo conosciuto e amato da tutti, e si distingueva per la sua passione per il calcio e il suo impegno in parrocchia
Perde il controllo del motorino e si schianta contro un’auto: Emanuel muore a 13 anni. Emanuel Di Lella, un ragazzo di soli 13 anni, è stato tragicamente strappato alla vita in un incidente in motorino avvenuto il 13 agosto a San Nicandro Garganico, in provincia di Foggia. Emanuel era un ragazzo conosciuto e amato da tutta la comunità locale, dove si distingueva per la sua passione per il calcio e il suo impegno in parrocchia. A settembre avrebbe iniziato le scuole superiori, ma il destino ha voluto diversamente.
Il giovane era alla guida di un motorino quando, per cause ancora da accertare, si è scontrato con un’Alfa Romeo Mito in via San Cristoforo, una strada centrale e molto frequentata del paese. L’impatto è stato fatale per Emanuel, che è morto sul colpo. Il conducente dell’auto, rimasto ferito e sotto shock, si è fermato immediatamente per prestare soccorso, ma purtroppo non c’era più nulla da fare.
Perde il controllo del motorino e si schianta contro un’auto: Emanuel muore a 13 anni
La notizia ha sconvolto l’intera comunità di San Nicandro Garganico. Il sindaco Matteo Vocale ha dichiarato il lutto cittadino nel giorno dei funerali e ha annullato tutti gli eventi in programma in segno di rispetto e dolore per la perdita del giovane. Emanuel era molto attivo nella vita della parrocchia Santa Maria del Borgo, dove faceva il chierichetto, e partecipava alla squadra di calcio locale, seguita dal padre, un imprenditore nel settore delle comunicazioni.
I messaggi di cordoglio si sono moltiplicati sui social, dove amici, parenti e conoscenti hanno voluto ricordare Emanuel come un ragazzo buono e pieno di vita. Anche la Chiesa Madre ha espresso il suo dolore, con un messaggio che riflette la confusione e la tristezza della comunità di fronte a una perdita così prematura. «L’anima di tutti noi è ancora una volta turbata; e al Signore, che pur ci ha detto di voler venire talvolta in modo repentino e improvviso come un ladro, ci viene spontaneo gridare il nostro perché?».