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Treviso, scomparsa la 15enne Naissa Torresan. La madre: “Sto male, trovate mia figlia”

Treviso, scomparsa Naissa Torresan

Treviso, scomparsa la 15enne Naissa Torresan: ricerche in corso

“Chiunque avvisti l’interessata o possa riferire informazioni utili ai fini delle ricerche, attualmente in corso, è pregato di contattare il 112” – la nota diramata dalla Prefettura di Treviso

Sono ore di apprensione a Treviso: da diversi giorni è scomparsa la 15enne Naissa Torresan.
La giovane si è allontanata da casa il 4 agosto.
La madre Cristina il giorno dopo si è rivolta alla Questura di Treviso, ma per ora le ricerche non stanno dando risultati: “Sto male, voglio sapere dov’è mia figlia” – dice preoccupata la donna.
“Giovedì sono andata a cercarla a Jesolo e poi ancora a Treviso ma purtroppo di lei non c’è traccia”- ha aggiunto.
Come riportano i media locali, le amiche di Naissa hanno riferito di averla vista in compagnia di un ragazzo che non sarebbe stato però il suo fidanzato. Il giovane sarebbe già stato sentito dalla questura di Jesolo. Nella stessa giornata famiglia e amici hanno provato a cercare lungo le vie e il litorale di Jesolo. Ma di Naissa nessuna traccia.

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Treviso, il ritratto di Naissa Torresan, la 15enne scomparsa il 4 agosto

Naissa Torresan è una ragazza di 15 anni, è alta circa 172 cm di corporatura normale, ha capelli castani chiaro con meches bionde, lunghi sino alle spalle e occhi azzurri. Al momento dell’allontanamento indossava pantaloncini neri, canottiera grigia e scarpe Nike di colore bianco.
Chiunque avvisti l’interessata o possa riferire informazioni utili ai fini delle ricerche, attualmente in corso, è pregato di contattare il 112” – si legge in una nota diramata dalla Prefettura di Treviso.
Ad ogni modo negli ultimi giorni sono stati in tanti a dare il proprio contributo alle ricerche. “Questa ragazza, figlia di amici, si è allontanata da casa domenica sera, senza far più rientro” – ha scritto il militante leghista Massimo Borsato sul suo profilo. Inoltre, lo zio ha lanciato un appello sui social media, rivolgendosi in particolare ai conoscenti della comunità sinti e rom, chiedendo aiuto a tutti gli amici: “Chi la vede è pregato di fermarla e chiamarmi”.

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