Sbalzata dal monopattino mentre andava a lavorare, Giulia Grigore è morta a soli 18 anni dopo essere arrivata in ospedale in condizioni disperate

Non ce l’ha fatta Giulia Grigore, la giovane di 18 anni originaria di San Giusto Canavese, in provincia di Torino, che era arrivata in ospedale in condizioni disperate dopo un incidente con il monopattino. Giulia era rimasta gravemente ferita in uno scontro verificatosi sulla strada provinciale San Giorgio-Ozegna.

La ragazza è deceduta a soli 18 anni al Cto di Torino. A nulla infatti sono serviti i tentativi da parte dei medici di salvarle la vita. Purtroppo la giovane vittima aveva riportato un gravissimo trauma cranico e facciale. E diverse fratture su tutto il corpo.

Secondo la ricostruzione del sinistro, la 18enne stava percorrendo sul monopattino la San Giorgio-Ozegna nella mattinata di ieri, 9 agosto, per andare a lavorare. Quando per cause ancora da accertare, si è scontrata violentemente con unìAlfa Romeo guidata da un ragazzo di 21 anni. Arrivata nel nosocomio piemontese in condizioni già disperate, è deceduta dopo quasi un giorno di agonia.

Al momento gli inquirenti stanno indagando sulla precisa dinamica dell’incidente. E gli accertamenti sono al vaglio dei carabinieri della compagnia di Ivrea. L’intera comunità di San Giusto Canavese è in lutto e il comune del centro piemontese ha condiviso un post di cordoglio sul proprio profilo Facebook. “Oggi un silenzio doloroso avvolge tutti noi. Giulia, una ragazzina di soli 18 anni, ci ha lasciati, portata via troppo presto da un destino crudele. Giulia era una ragazza buona, priva di cattiveria, con un sorriso che spesso nascondeva una tristezza profonda. La vita, con lei, non era stata molto amica. Senza la mamma aveva dovuto diventare grande prima del tempo. Ogni mattina, si alzava presto per andare al lavoro a Rivarolo, utilizzando il suo monopattino, l’unico mezzo a disposizione. Non era un lusso, ma una necessità, un simbolo del dramma della povertà che spesso dimentichiamo.”

“Nonostante le difficoltà, riusciva a mantenere quella gentilezza che la rendeva speciale agli occhi di tutti.” Continua il messaggio. “Giovane senza malizia semplice e buona, era circondata da tanti amici che le volevano bene per il suo cuore grande e la sua naturale dolcezza. Ieri sera, fino a notte inoltrata, quei suoi amici sono rimasti al suo fianco in ospedale, sperando, pregando e incoraggiandola a lottare.Volevano credere che la loro Giulia ce l’avrebbe fatta, che il suo sorriso triste avrebbe ritrovato la luce.”

“Ma questa mattina presto, la voce spezzata di suo papà mi ha annunciato ciò che tutti temevano, ma che nessuno voleva sentire: la sua bambina era volata in cielo. Morire a 18 anni , con tutto l’amore che aveva ancora sa dare e da ricevere è un dramma che spezza il cuore, che lascia un vuoto incolmabile in tutti noi. Oggi sconvolti, ancora increduli ci stringiamo attorno al papà e al suo fratellino Gabriele. Riposa in pace, anima dolce. Il tuo spirito gentile continuerà a vegliare su coloro che hai amato e che ti hanno amata, accompagnandoli in ogni passo del cammino che ancora devono percorrere.”

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