Nella giornata di sabato 27 luglio un grave lutto ha colpito il mondo della pasticceria siciliana. Ad appena 43 anni, infatti, è morto il maestro pasticcere Vincenzo Bonfissuto, considerato il re dei panettoni. Assieme al fratello Giulio, infatti, il 43enne aveva fondato una florida industria dolciaria che importava in tutto il mondo i suoi panettoni e colombe.
Morto Vincenzo Bonfissuto: l’annuncio del sindaco
Secondo le prime informazioni al riguardo sarebbe stato un arresto cardiaco a stroncare la vita del noto pasticcere, mentre si trovava a Bologna. A rendere nota la tragica morte di Vincenzo Bonfissuto, tramite social, è stato il sindaco di Canicattì. “Canicattì oggi piange l’improvvisa e prematura scomparsa di Vincenzo Bonfissuto. Un giovane che insieme al fratello nel giro di pochi anni ha saputo costruire una celebre azienda che ha fatto parlare di sé e della nostra città per la realizzazione di panettoni e colombe artigianali, apprezzati in tutto il mondo. A nome mio, della giunta e dell’intera città di Canicattì manifestiamo vicinanza alla famiglia Bonfissuto. Ai figli, alla moglie, ai genitori ed a tutti i parenti in questo momento di grande ed incolmabile dolore”.
Potrebbe interessarti anche: Mamma, papà e gemellini di 6 anni travolti sulle strisce: Giovanni muore a 46 anni
La lotta per la tutela del pistacchio della sua terra
Vincenzo Bonfissuto, morto ad appena 43 anni, infatti, era originario di Canicattì. Nel 2011 assieme al fratello Giulio fondarono la “Desserteria Bonfissuto”, che in pochissimi anni è diventata una delle migliori pasticcerie d’Italia. Legatissimo alla sua terra, recentemente l’uomo si era anche impegnato per tutelare il nome abusato del pistacchio della sua terra. A tal proposito a poca distanza dalla sua pasticceria aveva impiantato un enorme pistacchieto autoctono. A chi gli chiedeva quale fosse il segreto del suo successo, Bonfissuto rispondeva: “Pochi ingredienti, ma essenziali e soprattutto originali. Anima siciliana, tecniche artigianali, uova fresche di galline allevate a terra, materie prime locali, miele e poco zucchero, niente aromi di sintesi, lievitazione naturale e profumi intensi”. Il 43enne lascia la moglie e i figli.