Site icon Chronist

“Nel panino del fast food manca una fetta di pollo e le salse”: 41enne entra in auto e investe il direttore

Investe il direttore di un ristorante per un panino fatto male

“Nel panino del fast food manca una fetta di pollo e le salse”: 41enne entra in auto e investe il direttore del ristorante. Denunciata

Un’assurda vicenda avvenuta il 16 luglio in un fast food di St. Louis, in Missouri, in queste ore è diventata virale, giungendo anche in Italia. Una donna di 41 anni, infatti, ha sputato contro i camerieri di un ‘Jack in the Box’ e investito in auto il direttore del ristorante. Il motivo? Nel panino da lei ordinato mancava una fetta di pollo e le salse. La donna, denunciata, si è dichiarata non colpevole.

Nel panino mancano degli ingredienti, 41enne investe il direttore del ristorante e scappa

La vicenda, avvenuta il 16 luglio scorso, è venuta a galla solo in queste ore, grazie alle dichiarazioni depositate presso la Corte distrettuale di St. Louis. La 41enne, secondo l’accusa, si sarebbe lamentata della “della mancanza di una striscia di pollo nell’ordine ricevuto”. Le sue urla contro i camerieri hanno immediatamente allertato il direttore che proprio mentre le stava consegnando del condimento extra, l’ha vista sputare verso i camerieri e scappare via. Il direttore del ristorante, allora, le è corso dietro, finendo per essere investito dalla 41enne.

Potrebbe interessarti anche: Papà si tuffa nel lago, salva il figlio piccolo ma non riemerge: trovato morto il 51enne

Le accuse

Stai cercando di farmi accusare di qualcosa?”, avrebbe detto la donna al direttore del ristorante che stava prendendo il suo numero di targa, prima di investirlo. L’uomo, che se l’è cavata con delle escoriazioni e una gamba gonfia, ha, infine, denunciato la 41enne. La donna, presa in custodia, è accusata di “un capo d’imputazione per aggressione di secondo grado e due capi d’imputazione per aggressione di quarto grado”. Il 30 luglio si terrà la prima udienza in cui la 41enne si dichiarerà non colpevole.

Continua a leggere su Chronist.it

Exit mobile version