Mya e Patrizia, gravi dopo la tragedia, restano in Rianimazione al Santobono con gli stessi traumi. Le preghiere di una comunità intera
Crollo a Scampia, le due cuginette ferite che lottano insieme in ospedale. Mya e Patrizia stanno combattendo, anche in ospedale, come facevano nella Vela Celeste di Scampia dove giocavano prima del crollo. Hanno 4 e 7 anni, sono cugine, e le loro condizioni restano gravi. Entrambe sono in rianimazione all’Ospedale Santobono con gli stessi traumi a testa, braccia e gambe. I medici stanno facendo di tutto per salvarle.
Nella stessa struttura, ma in un altro reparto, ci sono le altre cinque bambine rimaste ferite nel crollo. Suami, 2 anni, e Morena, 10, sono sorelle di Mya e figlie di Margherita Della Ragione, una delle tre vittime. Margherita è morta abbracciando le sue bambine nel tentativo di salvarle. Le altre cuginette ricoverate sono Anna, 4 anni, Annunziata, 8, e Greta, 2.
«Le due piccole pazienti, Patrizia e Mya, ricoverate in rianimazione con prognosi riservata – dice Vittoria Montemurro, la direttrice sanitaria dell’ospedale pediatrico – presentano condizioni stabili pur nell’estrema gravità».
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Crollo a Scampia, le due cuginette che lottano insieme in ospedale
In ospedale, c’è un continuo via vai di genitori e zii. Antonio, il papà di Mya e vedovo di Margherita, è presente insieme alla sorella di Margherita, che ripete solo «Vogliamo giustizia». Altri familiari chiedono di rispettare la privacy delle bambine.
Il bilancio della tragedia è di tre morti e tredici feriti, inclusi le sette bambine ricoverate al Santobono. Le vittime sono Roberto Abbruzzo, 29 anni, marito e padre di una bambina di due anni, morto sul colpo, Margherita Della Ragione, 35 anni, morta all’arrivo in ospedale, e Patrizia Della Ragione, 53 anni. Patrizia, madre di Roberto e nonna di quattro delle bambine ricoverate, è deceduta per politraumi e fratture multiple.
Tra i feriti ci sono anche Giuseppe e Luisa Abbruzzo, figli di Patrizia Della Ragione, ricoverati all’Ospedale del Mare. Giuseppe è in gravi condizioni.
La tragedia è avvenuta nella tarda serata del 23 luglio. Un litigio tra nuclei familiari imparentati ha causato l’accumulo di persone su una scala metallica fatiscente, che ha ceduto sotto il peso di almeno quindici persone: otto adulti e sette minorenni.