Salvatore Spoto è morto a 13 anni mentre faceva il bagno al mare con la sorellina. Il ragazzino, che viveva a Vicenza con la sua famiglia, era, però, originario della Sicilia. La tragedia è avvenuta proprio mentre la vittima si trovava in vacanza con la famiglia sull’isola in cui il 13enne aveva più volte espresso il desiderio di tornare. I fatti sono avvenuti venerdì scorso e in queste ore la mamma del piccolo, ha espresso tutto il suo dolore.

Salvatore Spoto muore in mare a 13 anni: la ricostruzione della tragedia

Salvatore Spoto, che tutti chiamavano Sasà, è morto in acqua, nei pressi della spiaggia di Realmonte, in provincia di Agrigento. “Venerdì pomeriggio ci eravamo organizzati per andare al mare quando faceva meno caldo, intorno alle 18 – racconta la mamma -. Il tempo di aprire le sedie e mettere la crema e Sasà aveva preso il pallone ed era andato a giocare in acqua con la sorellina. Poi sono entrata in acqua anch’io e ho visto che aveva perso conoscenza, così lo abbiamo portato a riva e abbiamo chiamato i soccorsi”.

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L’operazione a settembre, al ritorno dalle vacanze

Per il giovane Salvatore Spoto, tuttavia, non c’era già più nulla da fare e i medici non hanno potuto far altro che accertarne la morte. Il ragazzino, racconta la mamma, soffriva di patologie cardiache e il prossimo settembre sarebbe stato operato. “Il desiderio di Sasà era venire al mare in Sicilia e abbiamo fatto il possibile per farlo contento. A settembre, al rientro dalle vacanze, avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento, sarebbe dovuto venire un medico di Asti. Gli avevano anche impiantato un microchip collegato all’ospedale veronese, in modo da tenerlo sempre monitorato”. Il piccolo Sasà, invece, è deceduto nella Sicilia che tanto aveva desiderato visitare, ad appena 13 anni.

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