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Tragedia al bioparco Acquaviva: Anisa muore annegata a 7 anni

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Jetmir Murati ha dovuto riconoscere il corpo della figlia. “Dopo tre ore in acqua era come annerito”. Il dolore di un’intera comunità

Tragedia al bioparco Acquaviva: Anisa muore annegata a 7 anni. Anisa Murati, 7 anni, è morta annegata nel lago del bioparco AcquaViva di Caraglio, in provincia di Cuneo. La bambina era in gita con il centro estivo della parrocchia, affidata a sette giovani accompagnatori, di cui solo due maggiorenni.

La tragedia si è consumata nel pomeriggio, intorno alle 15:30, quando si è scoperta la scomparsa di Anisa. Dopo ore di ricerche, il corpo della piccola è stato trovato sul fondo del lago, nei pressi della pedana dei tuffi, verso le 18:00.

Il gestore del bioparco, Roberto Manzi, e la responsabile del gruppo di animazione parrocchiale della Valle Stura sono indagati per omicidio colposo. Questa iscrizione a registro consente l’espletamento dell’esame autoptico, previsto per le 12:30. La Procura ha incaricato Federico Quaranta come consulente per chiarire la dinamica della morte.

Tragedia al bioparco Acquaviva: Anisa muore annegata a 7 anni

Jetmir Murati, padre di Anisa, ha dovuto riconoscere il corpo della figlia. “Dopo tre ore in acqua era come annerito”, ha detto. È la seconda figlia che perde, dopo la morte della prima per un malore nel 2019. “Non ho potuto toccarla – dice -. Vorrei solo vederla ed essere con lei”.

Anisa avrebbe dovuto trascorrere una giornata di divertimento al bioparco, ma le carenze nella sorveglianza hanno portato a questa tragedia. Jetmir Murati solleva dubbi sulla gestione del gruppo: “Non ho capito: c’era solo la mia a fare il bagno? Perché nessuno l’ha vista? Nell’acqua un bambino si agita”.

La sindaca di Caraglio, Paola Falco, ha espresso il suo dolore per l’accaduto. “Siamo sconvolti. Una bella bambina di sette anni. È incredibile”. Falco ha spiegato che i bagnini si sono accorti dell’assenza di Anisa solo quando hanno radunato tutti i bambini. “La dinamica di quanto accaduto non la conosco – aggiunge Falco in lacrime – Potrebbe aver avuto un malore, chissà. C’erano animatori, dato che si tratta di un centro estivo parrocchiale, e bagnini che si sono accorti della sua assenza quando hanno radunato tutti i bambini e lei non c’era: c’erano le sue ciabattine e i vestiti sulla spiaggia. È una vera tragedia, non posso dire altro”.

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