La scoperta è stata fatta dalla madre dell’indagata, che ha immediatamente allertato la polizia. L’autopsia stabilirà se è stato aborto
Doppio infanticidio a Reggio Calabria, i feti morti nascosti nell’armadio. La Procura di Reggio Calabria, sotto la direzione di Giovanni Bombardieri, ha aperto un’indagine per duplice infanticidio. L’indagata è una ragazza di 24 anni residente nella zona sud della città. L’inchiesta è partita a seguito del ritrovamento di due feti avvolti in un lenzuolo all’interno di un armadio. La scoperta è stata fatta dalla madre dell’indagata, che ha immediatamente allertato la polizia.
La giovane, ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Grande Ospedale Metropolitano (Gom) di Reggio Calabria, aveva accusato dei malori nei giorni precedenti. Il parto potrebbe essere avvenuto qualche ora o qualche giorno prima del ritrovamento. Le circostanze sono ancora in fase di ricostruzione da parte della squadra mobile di Reggio Calabria. L’odore sgradevole proveniente dall’armadio ha portato alla scoperta dei feti.
Doppio infanticidio a Reggio Calabria, i feti morti nascosti nell’armadio
Le salme dei feti sono state sequestrate. Il sostituto procuratore di turno, Chiara Greco, ha disposto l’autopsia per accertare se i gemelli erano già morti al momento della nascita o se sono deceduti successivamente. Sarà inoltre necessario determinare se la ragazza ha partorito da sola o se è stata assistita. Gli investigatori, sotto la guida di Gianfranco Minissale, hanno interrogato i familiari e il fidanzato della giovane. Quest’ultima potrebbe essere ascoltata dal pm nelle prossime ore.
L’autopsia dovrà anche stabilire di quanti mesi fossero i feti, che da un primo esame sembrerebbero completamente formati. Sarà importante capire se i feti siano nati vivi o fossero già morti, e se il parto è stato regolare o se si tratta di un caso di aborto. Per verificare la presenza di aria nei polmoni, il medico legale eseguirà un esame chiamato ‘docimasia polmonare’.
Le indagini cercheranno inoltre di accertare chi fosse a conoscenza della gravidanza della ragazza e, nel caso, di quanti mesi fosse.