Un padre nella Western Sydney ha dato fuoco alla sua casa chiudendo a chiave tutte le porte e uccidendo così i suoi tre figlioletti

Ciò che è accaduto in una tranquilla stradina di Lalor Park, nella parte occidentale di Sydney, nelle prime ore di domenica mattina è qualcosa di veramente orrendo: un padre ha dato fuoco alla sua casa sbarrando le porte per non fare uscire gli occupanti, ovvero i suoi figlioletti e sua moglie.

Un incendio in cui hanno perso la vita tre bambini, tra cui una piccola di cinque mesi. E sono stati ricoverati gli altri quattro in ospedale, insieme alla madre. Una tragedia sconvolgente, così evidente nei detriti lasciati a terra, fumanti, e sui volti dei testimoni. Ciò che è stato inflitto a questi bambini dal loro padre ha lasciato senza parole un intero paese.

“Riteniamo che le porte erano chiuse a chiave e, di conseguenza, hanno impedito a chi si trovava all’interno di fuggire dall’incendio.” Ha dichiarato il sovrintendente investigativo dello Stato del Nuovo Galles del Sud Daniel Doherty in una conferenza stampa. Aggiungendo che si è trattato di uno dei peggiori casi di presunto omicidio dei figli da parte di un genitore nella storia recente dello Stato.

La polizia del Nuovo Galles del Sud sta trattando l’incendio della casa di Lalor Park come un omicidio plurimo correlato a violenza domestica. Sul caso si è espresso anche il premier di Stato affermando che ora il 28enne padre dei sette figli potrebbe dover affrontare “le accuse più gravi in ​​circolazione”.

Il caso, che ha scatenato un’ondata di indignazione di massa, arriva mentre l’Australia è già alle prese con una “crisi nazionale” di violenza domestica e familiare. Secondo una ricerca, infatti, un bambino muore per mano di un genitore quasi una volta ogni quindici giorni. Un dato allarmante per molti australiani.

Le parole del primo ministro

Il primo ministro Anthony Albanese ha proposto una serie di riforme e finanziamenti per porre fine a questa piaga. Ma a seguito di una serie di avvenimenti analoghi avvenuti questa settimana, ha ammesso che il paese “ha ancora molta strada da fare” per invertire la tendenza. “Ancora una volta, abbiamo visto vite rubate, futuri strappati via. Ogni morte è il suo universo di devastazione”, ha detto martedì. Davanti a una nazione affranta e sconvolta.

Le vittime della furia omicida dell’uomo sono due bambini di 6 e 2 anni e una piccolina di cinque mesi. Mentre la moglie 29enne e gli altri quattro figli rispettivamente di 4, 7, 9 e 11 anni sono stati trasportati d’urgenza in ospedale. La donna è stata poi rilasciata e i bambini sono rimasti in condizioni stabili.

Il racconto dei vicini di casa

Eve, una vicina di casa ha chiesto alla BBC di cambiare il suo nome per motivi di sicurezza. La donna non riesce ancora ad accettare quanto accaduto. In qualche modo, si “incolpa” per la morte dei bambini dall’altra parte della strada. Perché non si è accorta prima dell’inferno e non ha chiamato i servizi di emergenza abbastanza velocemente. Lei e suo marito erano stati allertati della violenza in atto da un altro vicino, Jarrod Hawkins, che era andato a chiamarli in cerca di aiuto.

Hawkins ha riferito di essere stato svegliato da un “forte scoppio” poco prima dell’01:00 ora locale. Preoccupato che la sua auto potesse essere scassinata, è uscito e ha visto immediatamente le fiamme provenire dalla casa dei vicini. Racconta inoltre di aver attraversato la strada di corsa senza fermarsi pensando di buttare giù la porta.

Dopo alcuni tentativi Hawkins riesce irrompere nelle casa e a tirar fuori tre bambini. Due maschietti di quattro e sette anni e una femminuccia di nove anni. Un bambino di 11 anni sarebbe stato infine salvato dalla polizia. Insieme a due bambini di due e sei anni che sono stati trovati in condizioni critiche e sono poi morti in ospedale.

Precedentemente Eve e suo marito avevano chiamato i soccorsi. E presto si erano fiondati sul prato del vicino, cercando di spegnere l’incendio con un estintore. Eve tentava, come poteva, di occupasi dei bambini, nel farli uscire da quell’inferno. Facendo del suo meglio per calmarli e tenerli in sicurezza mentre si adattavano all’aria gelida esterna.

L’orrore senza fine

La donna ricorda che a un certo punto uno dei ragazzi ha detto senza espressione: “Ha cercato di uccidermi. Di ucciderci tutti.” Ma è stato uno scambio innocente che Eve ha condiviso con il bambino di quattro anni fuggito, mentre questi si voltava a guardare i resti carbonizzati della sua casa, a rimanerle impresso. “Continuava a chiedere se i suoi giocattoli sarebbero stati al sicuro dentro.”

Una delle ultime cose a cui ha assistito Eve è stata “la polizia che portava fuori il papà, che era in mutande”. Avrebbe presto scoperto che la bambina di cinque mesi era morta prima che i soccorritori potessero raggiungerla. Parlando ai media più tardi domenica mattina, il sovrintendente Danny Doherty ha affermato che il padre dei bambini aveva cercato di impedire a “polizia, soccorritori e vicini” di entrare nella casa in fiamme. “Con l’intenzione di tenere i bambini dentro”.

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