La 26enne è stata vista viva l’ultima volta sabato scorso, quando si trovava in un locale a Villafranca. La madre chiede la verità
Erika Boldi, 26 anni, è stata trovata morta e senza vestiti nelle griglie di una chiusa del fiume Tartaro a Vigasio. Gli inquirenti stanno indagando per ricostruire le ultime ore della giovane, che aveva problemi di droga e potrebbe essere stata coinvolta in un giro pericoloso.
Il caso è seguito dai carabinieri della Sezione investigativo scientifica, coordinati dal tenente colonnello Stefano Mazzanti. La madre di Erika, che aveva più volte tentato di farla disintossicare, cerca disperatamente di conoscere la verità sulla morte della figlia. «Ditemi come è morta mia figlia», ha dichiarato.
Erika è stata vista viva l’ultima volta sabato scorso, quando si trovava in un locale a Villafranca, dove beveva dei drink. Successivamente si è allontanata con alcune persone ed è scomparsa fino al ritrovamento nel fiume. Gli inquirenti stanno cercando di capire cosa sia successo durante quel periodo di tempo.
Erika Boldi trovata morta nuda: “Non è annegata, qualcuno l’ha gettata nel fiume”
La famiglia di Erika ha coinvolto l’avvocato Marco Pezzotti, che ha nominato un perito di parte per assistere all’autopsia. La Pm Beatrice Zanotti ha conferito l’incarico peritale, e l’esame è previsto per oggi alle 15.
La madre di Erika ha riferito a L’Arena che sabato sera, alle 23:30, Erika aveva chiamato la sorella per informarla che era stata arrestata la mattina stessa a Mantova per resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto era stato convalidato e Erika era stata rilasciata in attesa del processo fissato per ottobre. Secondo la madre, Erika non era agitata né spaventata durante quella telefonata.
La madre teme che Erika sia salita in auto con qualcuno che le ha fornito della droga, che poi le ha causato un’overdose. Ritiene che, anziché chiamare il 118 o portarla in ospedale, quella persona potrebbe averla abbandonata o addirittura gettata nel fiume per evitare di essere scoperta. La madre pensa che forse Erika avrebbe potuto essere salvata se fossero intervenuti in tempo.