La donna incinta, alla 41esima settimana di gestazione, si era presentata all’ospedale lamentando fortissimi dolori addominali

Danni neurologici al neonato, condannata ginecologa: “Cesareo eseguito in ritardo”. Ha eseguito un parto cesareo in ritardo provocando gravi patologie neurologiche al neonato. Per questo motivo, una ginecologa dell’ospedale Santa Scolastica è stata condannata a sei mesi dal tribunale di Cassino. La donna incinta, alla quarantunesima settimana di gestazione, si era presentata all’ospedale lamentando fortissimi dolori addominali. Nonostante il forte malessere, è stata rimandata a casa. Due giorni dopo è stata ricoverata e, dopo il parto, al piccolo sono stati riscontrati danni neurologici gravi. È stato trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

I fatti risalgono al 4 novembre 2016. La donna è arrivata in ospedale insieme al compagno, ma poco dopo è stata rimandata a casa nonostante i forti dolori e la diagnosi di inizio parto. Due giorni dopo è stata ricoverata e sottoposta a parto cesareo per una gravissima sofferenza fetale con scomparsa del battito cardiaco.

Danni neurologici al neonato, condannata ginecologa: “Cesareo eseguito in ritardo”

Il parto cesareo in ritardo ha causato gravi danni neurologici per il neonato, trasportato d’urgenza al Bambino Gesù. I medici dell’ospedale pediatrico hanno ipotizzato che il parto in ritardo fosse la causa delle condizioni di salute del bimbo.

I due neogenitori hanno sporto denuncia, ma la Procura ha chiesto l’archiviazione del caso. Tramite gli avvocati Paolo Marandola e Benedetta Altobelli, hanno convinto il gup ad accogliere la loro richiesta. Cinque medici dell’ospedale Santa Scolastica sono stati imputati.

“Il parto sarebbe dovuto avvenire al massimo entro 30 minuti dal secondo ricovero”, è emerso nel processo, durato più di quattro anni. Il ritardo ha causato gravi patologie al bimbo. La ginecologa è stata condannata, mentre gli altri quattro medici sono stati assolti.

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