“Urlavo, chiedevo aiuto, ma nessuno è intervenuto”: il terribile racconto di quei minuti interminabili nel furgone di Lovato

Soni, moglie di Satnam Singh, ha reso una testimonianza agghiacciante sulla morte di suo marito. Da questa emergono dettali terribili. “All’improvviso ho sentito Antonello urlare e nel medesimo istante ho visto mio marito riverso a terra, accovacciato su sé stesso vicino al macchinario. Ho capito in quell’istante quanto era successo. Antonello urlava ‘È morto, è morto’, mentre mio marito si trovava a terra con il braccio destro tranciato di netto”. A gridare è Antonello Lovato, il titolare dell’azienda agricola dove Singh lavorava, che ora agli arresti accusato di omicidio con dolo eventuale.

La donna ripercorre quei terribili minuti. Quando è avvenuto l’incidente nessuno ha fatto niente. Altri due braccianti, che erano presenti, non hanno chiamato i soccorsi. “Li ho supplicati, ad A.G. ho detto ‘tu sei mio fratello, aiutami’, ma anche lui non ha fatto niente. Sono sicura che mio marito era vivo, l’ho visto respirare, in maniera regolare e in alcuni momenti più velocemente, fino a quando eravamo a casa, pur non parlando, rimanendo immobile e avendo gli occhi semichiusi”.

Morte Satnam Singh, la disperata testimonianza della moglie Soni

“Ho chiesto ad Antonello di chiamare i soccorsi ma lui continuava a urlare ‘è morto, è morto’. Solo dopo aver insistito, ha preso un furgone bianco, ha caricato mio marito all’interno e ha messo l’arto staccato in una cassetta di plastica. Visto che Antonello aveva caricato mio marito sul furgone, sono salita anche io, nonostante il furgone fosse pieno di cassette di plastica vuote”. Così racconta Soni. Dalla ricostruzione dei medici, è emerso che un intervento più tempestivo dei soccorsi avrebbe potuto salvare la vita del 31enne.

Sul furgone, poi, Soni ricorda di aver “vissuto attimi di panico, chiedevo, urlavo nella mia lingua di fermarsi per chiamare un’ambulanza. Non ero nelle condizioni di capire cosa stesse facendo il furgone in quel momento, continuavo solo a stare vicino a mio marito e a urlare di fermarsi e chiamare i soccorsi”.

Morte Satnam Singh, la disperata testimonianza della moglie Soni

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Infine, Lovato ha scaricato Satnam, ormai gravissimo, e Soni davanti la loro casa. “Antonello ha aperto il portellone posteriore e mentre ero ancora sul furgone Antonello ha preso mio marito per riporlo a terra davanti alla nostra casa. Sono scesa dietro di lui, urlando e chiedendo di chiamare qualcuno. Antonello è tornato al furgone per prendere il braccio di mio marito e lo ha sistemato nei pressi del cancelletto, poi è scappato. Un vicino ha visto le condizioni di mio marito e subito ha chiamato il 118, che è arrivato poco dopo e ha trasportato d’urgenza Satnam in ospedale”.

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