Continua a far discutere la tragedia avvenuta al parco Baden Powel di Pescara, dove domenica scorsa è stato ucciso con 25 coltellate il 17enne Thomas. In queste ore, tuttavia, le foto contenute nel provvedimento di fermo dei due minorenni accusati d’omicidio, hanno creato ancora più sdegno. Uno dei due 16enni che ha ucciso Thomas, infatti, giunto in spiaggia dopo l’assassinio, si è scattato un selfie su un lettino.

Thomas ucciso a coltellate in un parco: l’atroce ricostruzione fotografica

Le videocamere di sorveglianza del parco Baden Powel di Pescara hanno immortalato in una serie di immagini, l’arrivo della gang che si è incontrata con Thomas, ucciso pochi minuti dopo a coltellate. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 17enne doveva circa 250 euro ai due ragazzi della “Pescara bene”, che lo avrebbero ucciso “Per una questione d’onore”. Secondo le foto contenute nel provvedimento disciplinare, i due presunti assassini sarebbero giunti al parco alle 16:46, raggiunti poco dopo da altri 5 ragazzi.

Pochi minuti dopo, insieme a Thomas la gang si addentra nella vegetazione del parco. Tuttavia, all’uscita, alle 17:21, il 17enne non è più con loro, poiché sarebbe già stato ucciso. “L’ultimo ad uscire è un ragazzo alto con capello scuro con visiera tipo baseball un paio di bermuda scure”.

Sarebbe proprio lui ad aver ucciso Thomas a coltellate, prima di recarsi al mare, dove viene fotografato in posa sul lettino. Infine, alle 21:13 della sera stessa, allertati da un ‘pentito’, anche lui figlio di un carabiniere, il cadavere del 17enne è stato ritrovato dagli inquirenti.

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Le parole dell’avvocato del 16enne in arresto

Intanto, in queste ore l’avvocato del 16enne che si è scattato un selfie dopo aver ucciso Thomas a coltellate, ha rivelato che il suo assistito sarebbe sotto shock. “Il ragazzo è assente, freddo alle emozioni – racconta il legale -. Credo sia normale, è un ragazzino che forse sta capendo di aver fatto una coda più grande di lui. Ci avevo parlato già domenica notte, trovo normale che non riesca a gestire bene la cosa, ma so che è ben assistito dalle istituzioni, e piano piano uscirà da questo buco nero. L’unico sorriso gliel’ho strappato quando gli ho portato i saluti della sua fidanzatina”.

Infine, l’avvocato ha raccontato del difficile incontro con il padre del ragazzo in arresto. “È un servitore dello Stato, un bravo servitore dello Stato e sta come se avesse preso in pieno un treno. Andrebbe riflettuto che a volte pensi che certe cose possano accadere solo agli altri e invece scopri che il protagonista sei te”.

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