Ennesimo incidente sul lavoro in provincia di Latina
Sono giorni davvero tragici, in cui sempre più persone perdono la vita sul posto di lavoro: l’ultima vittima di morte bianca è Valerio Salvatore, un operaio di 29 anni, deceduto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone.
Lo scorso 21 giugno, il ragazzo stava sistemando un cavo elettrico, quando improvvisamente la copertura ha ceduto, mentre stava camminando su una parte di eternit. Il ragazzo ha fatto un volo di dieci metri.
Nonostante l’arrivo dei soccorsi e i tentativi di rianimazione, per Valerio non c’è stato nulla da fare.
I carabinieri di Lanuvio che ora indagano per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia e il personale del servizio prevenzione e sicurezza del lavoro e della Asl.
Chi era Valerio Salvatore, l’operaio morto sul posto di lavoro
Valerio Salvatore, originario di Villa Gordiani, viveva con la sua compagna a Roma e a luglio avrebbe compiuto 30 anni. Tifosissimo della Roma e molto attivo nel volontariato, nel 2018 aveva ottenuto l’attestato di istruttore Blsd per avere le competenze necessarie per insegnare le manovre di rianimazione cardio-polmonare. Aveva frequentato la scuola di elettricista al Don Bosco sulla Prenestina.
Nell’ultimo periodo lavorava per la Fazel Impianti, una ditta sulla Nettunense, tra Aprilia e Lanuvio, proprio dove ha perso la vita.
Tantissimi i messaggi di cordoglio degli amici del giovane e della comunità, tutti sconvolti dalla tragedia.
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“Racconterò a mio figlio quanta bontà può esistere nel mondo”: lo strazio degli amici
Particolarmente toccante te il post di Erika, la sua migliore amica, che le ha dedicato un post su Facebook. “Me lo avevi promesso, ricordi? E tu sei uno che le promesse le mantiene, costi quel che costi” – ha esordito Erika. “Bene, adesso dovrò essere io a raccontare un po’ di cose. Racconterò a mio figlio di quanta bontà, gentilezza e purezza può esistere nel mondo, anche se a volte non si riesce a vederla.
Gli racconterò di Te che la trovavi sempre in ogni cosa, e riuscivi a farla cogliere a tutte le persone che avevi intorno. Gli insegnerò che nonostante tutte le mille difficoltà “la vita è bella” come dicevi sempre, che non serve a niente perdere tempo ad arrabbiarsi e litigare per cose stupide, che bisogna godersi ogni giorno, perché sono certa che lo avresti fatto tu al mio posto. Gli dirò di quanto già gli volevi bene, di quanta premura avevi nei miei confronti, di quanto ti preoccupavi”.
E ancora. “Gli racconterò dell’amico fedele e puro che sei stato, del fratello e del compagno di mille avventure, di quanto amore sei riuscito a trasmettermi anche con dei piccoli gesti che in realtà erano giganti. Gli insegnerò a non dare mai niente per scontato, perché quando vuoi bene ad una persona non serve dirlo a parole, ma devi dimostrarlo, quotidianamente. Grazie per essere stato il migliore amico che potessi mai desiderare. E che continuerai ad essere, perché come dicevamo noi: UN VERO AMICO È PER SEMPRE” – ha concluso l’amica di Valerio.