La morte di Satnam Singh, l’operaio deceduto dopo che una macchina agricola gli ha mozzato un braccio, continua a far discutere. In queste ore, infatti, Enrico Mentana, in esclusiva su La7, ha rivelato che Renzo Lovato, il titolare dell’azienda in cui lavorava il bracciante, da anni è indagato per caporalato.

Renzo Lovato indagato per caporalato: il documento

Renzo Lovato, padre di Antonello, l’uomo che ha lasciato in strada l’operaio con il braccio mozzato, da 5 anni è indagato per caporalato. Ad annunciarlo è stato Mentana. “Ecco, come avevamo denunciato, l’evidenza del fatto che un esteso e sistematico regime di caporalato dominava le campagne dell’agro pontino, e che l’azienda per cui lavorava trattato in modo inumano Singh Satman ne era un esempio notorio: proprio Renzo Lovato, quello che ha provato a dire che Satman ‘ha compiuto una leggerezza che è costata cara a tutti’, è indagato da cinque anni per reati di caporalato. Questo documento sarà mostrato nel tgla7 di stasera. Leggerlo non può che fare indignare ancora di più: perché tutto era già risaputo”.

Potrebbe interessarti anche: Mamma ubriaca perde il controllo dell’auto e si schianta contro una vettura: morto un bimbo di 2 anni e una 20enne

Quello di Satnam, dunque, era una vera e propria tragedia annunciata. Pagati una miseria, senza giorni di riposo, diritti o contratti, i braccianti dell’uomo lavoravano in condizioni disumane. Nel documento in cui Renzo Lovato è accusato di caporalato, infatti, si legge che l’uomo “sottopone i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno”.

Continua a leggere su Chronist.it