Nella notte tra giovedì e venerdì 21 giugno un cruento femminicidio ha scosso profondamente Cagliari. Al culmine di una lite, l’ennesima tra moglie e marito che ormai vivevano da separati in casa, l’uomo, 77 anni, ha ucciso a coltellate la moglie. Poi, dopo il raptus omicida, il killer ha chiamato le figlie per confessare loro quanto fatto. All’arrivo della polizia, tuttavia, per la donna non c’era già più nulla da fare.

Uccide la moglie a coltellate, poi chiama le figlie: la ricostruzione del femminicidio

Secondo le prime informazioni al riguardo, da tempo, ormai, Luciano Ellies e Ignazia Tumatis vivevano da separati in casa e i litigi erano all’ordine del giorno. L’uomo, che ha accoltellato a morte la moglie, nello specifico, nella serata di ieri si sarebbe scagliato contro la moglie, rea di essere uscita tornando tardi a casa. Poi, al culmine della lite, il 77enne avrebbe agguantato un coltello e trafitto la donna con 10 coltellate.

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“Mi ha riso in faccia”

Infine, l’uomo che ha ucciso a coltellate la moglie, sotto shock ha allertato le figlie: “Ho ucciso mamma”, avrebbe detto. Negli istanti successivi, infatti, nella casa di Pogdora sono giunte le forze dell’ordine e i soccorsi che hanno tentato di salvare la 59enne. Tuttavia, per Ignazia Tumatis non c’era già più nulla da fare e i medici non hanno potuto far altro che accertarne il decesso. “Mi ha riso in faccia e non ci ho visto più”, avrebbe confessato, sotto shock, il killer agli inquirenti, che lo hanno rinvenuto con ancora addosso i vestiti sporchi di sangue. Luciano Ellies, infine, è stato arrestato e attualmente si trova recluso nel carcere di Cagliari.

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