Il giovane era regolarmente assunto dall’azienda agricola per cui lavorava: lì aveva trovato la sua felicità

Tragedia a Codogno, Pierpaolo muore a 18 anni schiacciato da una seminatrice. Il volto sorridente di Pierpaolo Bodini, conosciuto da tutti come “Bodo”, campeggia sul manifesto funebre accompagnato dai versi di William Blake: «Impara nella semina, insegna nel raccolto e in inverno riposa». Questi versi scelti dalla famiglia riassumono perfettamente l’essenza della vita del giovane, morto a soli 18 anni, schiacciato da una seminatrice a Lodi. Per lui, purtroppo, l’inverno è arrivato troppo presto.

Pierpaolo, con una passione viscerale per l’agricoltura, immortalava su Instagram i suoi momenti tra i campi della Bassa Padana. Nei suoi video, i tramonti velati e le macchine agricole si alternavano alla colonna sonora di “Wonderful” di Gary Go e “Viva la Vida!” dei Coldplay, celebrando la bellezza e la durezza della vita contadina.

Allontanatosi dai banchi dell’Istituto tecnico agrario Tosi di Codogno, Pierpaolo aveva scelto di dedicarsi completamente alla sua passione per la terra. Aveva trovato la sua felicità tra i capannoni e le vacche al pascolo, lavorando come apprendista nell’azienda agricola Bassanelli, a un chilometro da casa sua.

Tragedia a Codogno, Pierpaolo muore a 18 anni schiacciato da una seminatrice

Quel fatidico giovedì, mentre eseguiva una normale manovra di manutenzione su una seminatrice insieme a un collega, un perno ha ceduto, facendo cadere un’ala della macchina sulla testa di Pierpaolo. Il giovane è morto sul colpo. La notizia ha sconvolto la famiglia e l’intera comunità. La madre, Monica, ha espresso il suo dolore: «Faceva la sua vita, era contento di fare quello che voleva, che era la sua passione». La sorella Giulia, disperata, e il padre Leandro, chiuso nel suo dolore, non riescono a capacitarsi della tragedia. «Siamo sconvolti, non possiamo che piangere e disperarci. Come si fa a morire a diciott’anni?», ha detto la zia Gigliola.

La Procura di Lodi ha sequestrato la seminatrice per le perizie necessarie. Al momento non ci sono indagati, ma si attendono le testimonianze, incluso il collega ventenne coinvolto nell’incidente. I documenti relativi alla posizione lavorativa e alla formazione di Pierpaolo sono stati acquisiti per chiarire ulteriormente la dinamica dell’incidente.

Tragedia a Codogno, Pierpaolo muore a 18 anni schiacciato da una seminatrice

Domani, a Borghetto Lodigiano, il paese di mamma Monica, si terranno i funerali. Il dirigente scolastico del Tosi, Antonello Risoli, ha ricordato Pierpaolo interrompendo lo scrutinio: «Avevamo parlato con la sua famiglia e provato a far capire che il diploma è comunque importante, ma Pierpaolo è sempre stato così. Appassionato di terra, di trattori, di tecniche agricole. Sognava di lavorare e non appena ne ha avuto l’occasione è andato. Era la vita che aveva scelto. Così giovane… Mi viene da pensare che, a differenza di quel ragazzo morto a Latina, Pierpaolo era in regola. E non so cosa mi fa più rabbia».

La sindaca Oriana Ghidotti esprime la stessa rabbia: «Diciott’anni e fare questa vita non è da tutti, è una scelta consapevole, mi fa ancora più rabbia». Domani sarà lutto cittadino per ricordare un giovane che aveva trovato la sua strada troppo presto, e l’ha persa in un tragico istante.

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