Nei giorni scorsi ha fatto discutere la notizia della donna che per recarsi a messa ha forzato un posto di blocco, travolgendo 4 ciclisti. I fatti sono avvenuti a Rivamonte, in provincia di Belluno, durante una delle gare di bici più massacranti del mondo, la Dolomiti Race. A pochi giorni dai fatti che solo per fortuna non si sono trasformati in tragedia, Stefano Cecchini, uno dei 4 ciclisti investiti, ha raccontato la vicenda.

Travolge 4 ciclisti per non fare tardi a messa: la ricostruzione dei fatti

I fatti sono avvenuti domenica scorsa a Rivamonte. La donna, a bordo di una Peugeot 206, nonostante il posto di blocco degli organizzatori, ha tirato dritto. Inutili i tentativi dello staff di fermarla: “Non c’è stato verso”. Poco dopo, dunque, in corrispondenza di una curva cieca, la donna ha violentemente travolto 4 ciclisti. Interrogata sui motivi del folle gesto, avrebbe rivelato: “Ero in ritardo per la messa”.

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Il bilancio dell’incidente

A pagare a caro prezzo il ritardo della donna per la messa domenicale, sono stati 4 ciclisti, tra cui il 46enne Stefano Cecchini. Il bolognese con un passato da promessa del ciclismo, infatti, dopo alcuni giorni di shock passati in ospedale, a Il Gazzettino ha rivelato di essersi rotto l’omero, di avere 2 denti in meno e 30 punti in viso. Tuttavia, anche lui concorda che a causa della velocità elevata e dello schianto avvenuto in una curva cieca, il bilancio avrebbe potuto essere ben peggiore. Il ciclista, infine, sui social ha scritto: “Grazie di cuore a tutte le persone che mi sono state vicine e a chi mi ha soccorso e curato”.

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