Il dramma si è consumato la mattina del 15 giugno vicino all’uscita dell’Asse Mediano, tra Succivo e Orta di Atella, nel Casertano. Claudio e Marco Marrandino, due fratelli rispettivamente di 39 e 28 anni, sono stati uccisi con un’arma da fuoco. Claudio è stato trovato senza vita all’interno di una BMW bianca, mentre Marco giaceva a terra poco distante, colpito mentre stava cercando di darsi alla fuga. La tragica scoperta è stata fatta da una pattuglia dei carabinieri che ha subito lanciato l’allarme e avviato le indagini.
Claudio e Marco Marrandino, i fratelli uccisi con arma da fuoco, fermato un 53enne: la discussione
Poche ore dopo, i carabinieri della compagnia di Marcianise hanno fermato un operaio di 53 anni, sospettato di aver commesso il duplice omicidio. Secondo le prime ricostruzioni, non ci sarebbero legami con la camorra, ma si tratterebbe di una lite degenerata in tragedia. L’uomo, incensurato, avrebbe estratto una pistola e sparato ai due fratelli durante una discussione. Marco Marrandino era un avvocato, noto per aver ricoperto il ruolo di presidente del consiglio comunale dal 2012 al 2015, mentre Claudio era un imprenditore edile molto stimato. Il loro omicidio ha sconvolto le comunità di Cesa e Succivo, dove erano conosciuti e apprezzati.
Al momento non sono chiare le cause che hanno portato all’insano gesto. Sul tavolo ci sono due ipotesi: una ritorsione legata ad una vendita all’asta giudiziaria o una lite per motivi economici. Non si esclude neanche una lite per motivi di viabilità, anche se questa pista sembra meno probabile. Le comunità locali, profondamente colpite, chiedono giustizia per i due fratelli, ricordati come persone perbene e amate da tutti. “Non avete ucciso solo loro, ma tutta la nostra comunità”, ha scritto un amico sulla pagina Facebook ‘Sei di Cesa se…’. Le indagini dei carabinieri di Marcianise proseguono per fare luce sulla drammatica vicenda.