Dopo l’allontanamento forzato, la donna avrebbe perso il controllo da ubriaca: i carabinieri hanno usato il taser per immobilizzarla

Seminuda col figlio di 4 anni, denunciata per abusi. Ha preso avvio oggi a Treviso il processo contro una donna di 37 anni, accusata di abusi sessuali nei confronti del figlio di quattro anni. La drammatica vicenda è emersa dalla denuncia dell’ex compagno della donna, che è anche il padre del bambino. Secondo quanto riportato dal Gazzettino, l’uomo, rientrando a casa, avrebbe trovato la 37enne sul divano con il figlio in un atteggiamento inequivocabile.

A seguito della denuncia, le autorità avevano immediatamente disposto l’allontanamento della madre dalla casa familiare e l’affidamento del minore al padre. Il processo, iniziato oggi, 14 giugno, è stato aggiornato al prossimo 18 luglio dopo la richiesta del difensore della donna, Andrea Da Roit, di una perizia psichiatrica per valutare la capacità dell’imputata di affrontare il giudizio.

Secondo il Gazzettino, dopo l’allontanamento forzato dalla famiglia, la donna avrebbe perso il controllo ubriacandosi pesantemente, al punto che i carabinieri sono stati costretti a utilizzare il taser per immobilizzarla. Questo episodio è stato citato in aula dal suo avvocato, che ha sostenuto la necessità di una valutazione psichiatrica per la donna. Dall’altra parte, l’avvocato di parte civile, Aloma Piazza, che rappresenta l’ex compagno, ha chiesto l’acquisizione del verbale dell’intervento dei militari come ulteriore prova nel processo.

Seminuda col figlio di 4 anni, denunciata per abusi

Potrebbe interessarti anche: Chi è Andrea Piscina, lo speaker di RTL 102.5 arrestato perché adescava bimbi online

I rapporti tra i due genitori erano già da tempo tesi e la separazione imminente. Gli eventi risalgono all’agosto 2022, quando l’uomo, un artigiano di Conegliano, era uscito di casa per portare fuori la spazzatura. Al suo ritorno, ha trovato la donna seminuda sul divano con il bambino e l’ha vista compiere atti sessuali su di lui. In preda allo shock, ha preso il bambino, lo ha lavato e vestito, e lo ha portato con sé per denunciare l’accaduto ai carabinieri.

Il giudice per le indagini preliminari ha emesso un provvedimento che vieta alla donna di avvicinarsi al bambino a meno di 200 metri e ha disposto il suo immediato allontanamento dalla casa familiare. La custodia esclusiva del minore è stata affidata al padre, una misura che rimane in vigore fino a quando il processo non chiarirà definitivamente i fatti.

Un ulteriore elemento di prova contro la donna sarebbe rappresentato da un video ripreso da una telecamera di sorveglianza, che avrebbe registrato l’intera scena dell’abuso. La prossima udienza, prevista per il 18 luglio, sarà cruciale per determinare la capacità della donna di stare a giudizio e per fare luce su questa tragica vicenda.

Continua a leggere su Chronist.it