In questi giorni si sta tenendo il processo al carabiniere che il 20 settembre 2020 sparò e uccise un uomo che si era introdotto in alcuni uffici dell’Eur a Roma. Dopo l’allarme, suonato a notte fonda, i carabinieri Emanuele Marroccella e Lorenzo Antonio Grasso tentarono di bloccare l’intruso. L’uomo, Jamal Badawi, tuttavia, nel tentativo di scappare fu raggiunto da due colpi sparati da Marroccella, che lo uccisero. Il carabiniere, dunque, quasi 4 anni dopo i fatti dovrà difendersi in tribunale dall’accusa di eccesso colposo nell’uso di armi. Il figlio della vittima, intanto, ha espresso tutto il suo dolore per la morte del papà.
Il video del carabiniere che spara e uccide Jamal Badawi
Al vaglio degli inquirenti, tra l’altro, è finito anche il video delle telecamere di videosorveglianza della zona. Nello specifico, le immagini per l’accusa al carabiniere che ha sparato e ucciso il 56enne, avrebbero un ruolo chiave. “Dal video si vede chiaramente che il Marroccella ha esploso i due colpi ad altezza uomo, con il braccio teso, nei confronti di un individuo che era in fuga. Che non rappresentava alcun pericolo, che si trovava di spalle e a distanza e che, peraltro, non aveva alcuna possibilità di farla franca. Poiché, si vede anche dal video che c’erano già gli altri carabinieri posizionati all’esterno del cancello pronti ad intercettarlo. Va precisato che i colpi del Marroccella, essendo stati esplosi ad altezza uomo, avrebbero astrattamente potuto attingere anche i colleghi posizionati all’esterno del cancello. Poiché quest’ultimo presentava delle fessure tra una sbarra ed un’altra, idonee a consentire l’attraversamento di proiettili”.
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Le parole del figlio della vittima
Anche il figlio della vittima, nei giorni scorsi, ha manifestato tutta la sua rabbia nei confronti del carabiniere che ha sparato e ucciso suo padre. “Sono indignato per quello che è successo a mio padre, soprattutto perché è stato ucciso in modo brutale, alle spalle e da un carabiniere. Ho visto il video che riprende gli ultimi attimi di vita di mio padre. Il carabiniere gli spara a distanza, alle spalle e senza che mio padre avesse esercitato alcuna violenza. Quale legittima difesa? È un omicidio a tutti gli effetti. Il comportamento del carabiniere è ingiustificabile. Lo ha ucciso a bruciapelo. Voglio che sia fatta giustizia. Mio padre non meritava di morire così”.
