Amber Potter nel settembre del 2021 nel Norfolk investì e uccise in auto un 64enne in Vespa. Le indagini successive stabilirono che la morte della vittima, incolpevole, era stata dovuta alla disattenzione della 23enne che si stava scattando selfie mentre guidava a 110 km/h. In questi giorni, infatti, Potter è stata condannata a 3 anni e mezzo di reclusione, scatenando l’ira della moglie della vittima.
23enne si scatta selfie a 110 km/h e uccide un uomo in Vespa: la vicenda
Una foto mentre fa l’occhiolino con la lingua di fuori, da inviare al fidanzato. Sarebbe questa la causa della morte di un 64enne padre di famiglia. Come stabilito dal tribunale, infatti, l’incidente sarebbe avvenuto sulla A11 a Roudham, proprio mentre la 23enne si scattava un selfie a 110 km/h. Sull’asfalto, infatti, non c’erano segni di frenate. La giovane non si sarebbe minimamente accorta dell’uomo in Vespa che percorreva la strada nel suo stesso senso di marcia a 60km/h. L’impatto tra l’auto e lo scooter, violentissimo, fu fatale per David Sinar, che morì praticamente sul colpo.
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I messaggi durate il tragitto, la condanna e le parole della moglie della vittima
Secondo le prove che l’accusa ha portato in tribunale, la 23enne che stava tornando a casa dopo aver passato la giornata con gli amici, si sarebbe scattata diversi selfie e inviato messaggi mentre guidava a 110km/h. Nei 55 messaggi sullo smartphone, inviati nei minuti precedenti alla tragedia, infatti, 20 sarebbero audio e in sottofondo si sentirebbero i rumori della strada. La giovane, in tribunale, ha provato a difendersi, affermando che l’uomo aveva le luci posteriori spente. La versione della 23enne, tuttavia, è stata smentita dalle videocamere di sorveglianza della zona e Amber Potter è stata condannata a 3 anni e mezzo di reclusione. La sentenza, tuttavia, non ha soddisfatto la moglie della vittima, che in aula ha urlato tutta la sua rabbia. “Non la perdonerò mai per quello che ha fatto alla nostra famiglia. Avrebbe potuto evitarlo se avesse semplicemente rispettato le regole della strada”.