Inquietante pattern nei crimini del 39enne: l’utilizzo della stessa data, l’8 maggio, e la stessa zona della città per le sue aggressioni

Chi è Simone Borgese? Il 39enne romano è stato recentemente arrestato per lo stupro di una studentessa, riaprendo le indagini su possibili ulteriori abusi sessuali che potrebbe aver commesso negli anni. Gli investigatori sospettano una serialità nei suoi crimini, sostenuti da due precedenti condanne per violenze simili e dal suo modus operandi, che appare coerente in tutti i casi conosciuti.

Le indagini rivelano un inquietante pattern nei crimini di Borgese, in particolare l’utilizzo della stessa data, l’8 maggio, e la stessa zona di Roma per le sue aggressioni. Questo suggerisce una pianificazione e una predilezione per certe circostanze che facilitano i suoi attacchi. L’ultima violenza accertata, avvenuta l’8 maggio 2023, ha visto Borgese avvicinare una studentessa di 26 anni alla fermata dell’autobus in via della Magliana. Fingendo di avere problemi con il cellulare e chiedendo informazioni stradali, ha convinto la ragazza a salire in auto, dove poi ha abusato di lei.

Chi è Simone Borgese, stupratore seriale: le precedenti condanne

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L’8 maggio 2015, Borgese violentò una tassista romana di 43 anni. La donna lo aveva caricato nei pressi dell’hotel Ergife sull’Aurelia. Durante il tragitto, Borgese le fece cambiare strada più volte prima di condurla in una stradina isolata in zona Ponte Galeria, dove l’ha stordita e abusato di lei. Per questo crimine, è stato condannato a sette anni di carcere, pena scontata fino al novembre 2021.

Un anno prima, nel 2014, Borgese abusò di una 17enne in un ascensore. Questo crimine venne alla luce solo dopo la diffusione delle sue foto per il caso del 2015, portando alla sua condanna nel 2022 a 2 anni e 10 mesi di carcere.

    Chi è Simone Borgese, stupratore seriale: l’invito a denunciare

    Le forze dell’ordine stanno esortando eventuali altre vittime di Borgese a farsi avanti, poiché il suo modus operandi indica la possibilità di ulteriori casi non denunciati. La polizia ha potuto arrestarlo rapidamente grazie alla descrizione dettagliata fornita dalla studentessa e all’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza.

    La studentessa violentata l’8 maggio 2023 ha descritto l’esperienza come un incubo, sottolineando come si sentisse intrappolata senza via di fuga. «E’ stato un incubo, non sapevo come uscire da quella macchina. Mi sentivo ed ero in trappola -dice la vittima che ringrazia la polizia per aver trovato il responsabile – Faccio appello a tutte le ragazze che hanno subito abusi: non abbiate paura, denunciate».

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