Era il 19 luglio 2018 quando il pastore Giuseppe Matarazzo fu ucciso nel beneventano a colpi di pistola davanti a casa sua. In queste ore, infine, una svolta clamorosa potrebbe mettere la parola fine sul cruento delitto. Il mandante dell’omicidio, infatti, sarebbe il 64enne Lucio Iorillo, a cui il 45enne stuprò la figlia 15enne, che poi si tolse la vota pochi mesi dopo, nel 2007.
Stupra una 15enne che poi si suicida: 45enne ucciso da due killer assoldati dal papà della vittima
La procura della Repubblica di Benevento, dunque, avrebbe inoltrato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Lucio Iorillo. L’uomo, fin dal 2018 fu indagato come mandante dell’omicidio del pastore Giuseppe Matarazzo, uscito di prigione da pochi giorni. L’uomo, infatti, fu riconosciuto come responsabile dello stupro della 15enne figlia di Iorillo. Che pochi mesi dopo, il 6 gennaio 2008, si tolse la vita impiccandosi ad un albero.
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Una vendetta attesa per 10 anni
Per quasi 10 anni, dunque, Iorillo ha coltivato una vendetta mai assopita nel tempo. Alla fine, pochi giorni dopo la scarcerazione di Matarazzo, che aveva scontato 9 degli 11 anni di prigione, ha assoldato due killer che hanno ucciso davanti alla sua dimora il pastore 45enne che aveva stuprato la 15enne poi morta suicida. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio del mandante dell’omicidio, la procura dovrà disporre di un ulteriore giudizio di secondo grado anche per gli esecutori materiali dell’omicidio. I due, Giuseppe Massaro e Generoso Nasta, sarebbero stati assoldati dietro al pagamento di circa 20mila euro.